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“Il nuovo sindaco di Teramo metterà fine allo scempio di via Savini”. Il consigliere comunale Franco Fracassa torna all'attacco su gli “stalli illegittimi” di via Savini a Teramo. Armato di metro, dimostra come gli stalli abbiano una misura ridotta di trenta centimetri rispetto sia al codice della strada, sia a quanto messo nero su bianco sul contratto fatto dal comune con la ditta che li ha realizzati. Fracassa denuncia, inoltre, la mancata tolleranza da parte degli operatori “ex Tercoop” e torna ad annunciare diffide contro dirigente comunale, sindaco D'Alberto e assessore Filipponi. "Non solo abbiamo stalli più piccoli, non solo abbiamo cittadini che si ritrovano o impossibilitati a risalire e scendere dall'auto o costretti a dare sportellate all'auto parcheggiata accanto, non solo dobbiamo pagare il parcheggio ma dobbiamo anche avere il terrore di una multa anche con un ritardo di pochissimi minuti - prosegue Fracassa - Le attività commerciali di via Savini sono allo stremo, nonostante le richieste e le segnalazioni inoltrate a codestra Amministrazione che continua a rispondermi, in Consiglio comunale, che va tutto bene. Ma dove? Ma quando?". Fracassa cita poi "la differenza di trattamento che questa Amministrazione concede alle attività commerciali della zona della stazione ferroviaria: qui, come noto, chi parcheggi nel piazzale può godere di 30minuti di tolleranza e non paga nulla. Perchè lì vale la tolleranza e non vale qui in centro storico? Ci sono attività commerciali di serie A e di serie B, per caso, a Teramo?". Gli fa ecoil titolare del  Cafè Saten all'inizio di via Savini, davanti alla Camera di Commercio, Sergio Di Giuseppe: "Per colpa di questi parcheggi ho perso il 30% dei clienti al mattino e per giunta molti non vengono più perchè le macchinette non danno resto..."

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