Le Lega. Curioso mistero. Il “gioco” politico del carroccio, nelle tappe di avvicinamento alla campagna elettorale per il Comune di Teramo, è risultato a molti, anzi a tutti, più che incomprensibile. O forse… fin troppo comprensibile. Di certo, è un gioco che, comunque vada, segnerà il futuro del partito a livello regionale e i già difficili rapporti con la coalizione di centrodestra. Questa Lega che percorre strade tutte sue, fino a perdersi su quelle strade, e poi torna nella casa comune della coalizione, ma senza nascondere maldipancia, è una Lega che rischia di snaturarsi fino alla perdita di identità (e di voti). Sempre che, come successo in un recente passato, non stia facendo il gioco delle tre carte con altri partiti, appoggiando a destra per votare a sinistra. Una cosa è certa: il trio Costantini - D’Eramo - D'Ignazio (per tutti Giacomino, nato da una costola di Emiliano Di Matteo) sembra sentirsi onnipotente, al punto da poter imporre la propria strategia alla politica locale, senza valutare le conseguenze o il rischio di mettere nel tritacarne persone di valore. Come nel caso di Pietro Quaresimale, presentato dalla Lega ma che la Lega poi non si è intestato. L’assessore regionale, che ha voti (tanti) e che è uomo leale (tanto), ne è uscito con classe, rinnovando il suo impegno in Regione e non farà certo mancare il suo appoggio al candidato della coalizione, Carlo Antonetti, perché Quaresimale, che è uomo concreto e politico che conosce il territorio, sa benissimo che gli elettori sanno guardare oltre i simboli e fidarsi di chi ha saputo gestire il consenso e trasformare in risultati i voti ricevuti. Tanto la Lega di “Costantini - D’Eramo - D’Ignazio” sarà distante da questa campagna elettorale, tanto più sarà vicino Quaresimale, che potrà dare un contributo decisivo al cambio della storia della nostra città.
Dovrebbero sapere, i signori del “gotha” della Lega abruzzese (tra i quali è appena entrato Zennaro, quale vice di D’Eramo), che la gente, anzi chiamiamola come si deve in questo periodo: gli elettori, sanno benissimo riconoscere il rumore del motore della macchina del fango, quando viene messa in moto. Semmai, quel “gotha” dovrebbe preoccuparsi di riuscire a trovare 30 nomi per presentare una propria lista, perché quella sì, sarebbe una brutta figura. E non certo per Quaresimale, che da solo vale migliaia di voti, ma per chi si atteggia a condottiero di un esercito senza soldati.