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Lunedi prossimo, dalle 14.30 in poi, ci sarà l’atteso consiglio comunale straordinario, aperto alla cittadinanza (che potrà intervenire), per discutere delle due gravi problematiche relative all’area cantiere della scuola di Borgo Santa Maria, con preoccupanti smottamenti di terreno e cedimenti delle vicine strade, e per la messa in sicurezza delle tre nuove rotatorie ANAS insite a Pineto sulla statale Adriatica. Poi, successivamente a queste mozioni, ci sarà la discussione degli altri 11 punti in seduta ordinaria. I relatori delle mozioni saranno Massimina Erasmi di Italia Viva (per la parte concernente Borgo Santa Maria) e Simona Leonzio, in rappresentanza dei gruppi consiliari “Prima Pineto” e “Sicuramente Pineto”, per la pericolosità delle rotatorie, luogo già di svariati incidenti. Intanto, il comitato cittadino istituitosi a Borgo ha inviato una lunga serie di PEC con circa 100 residenti firmatari indirizzate al Comune, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Regione Abruzzo, Provincia di Teramo e Acquedotto Ruzzo. Si parla dell’urgente messa in sicurezza dell’area. Non sono solo gli smottamenti di terreno nel vertiginoso scavo effettuato a preoccupare, ma una delle tubazioni principali della rete fognaria del quartiere, lasciata sospesa in aria per più di un anno. Insomma, una situazione non certo bella. La giunta, alla luce della pesante mozione di Italia Viva e della petizione denuncia, sta correndo, dopo mesi di paralisi, ai ripari. È di oggi, infatti l’incarico ad una ditta di Pineto della messa a dimora del telo in PVC a copertura e sostegno dello scavo vertiginoso, per un impegno di spesa di circa 8.000 euro. “Vogliamo che si proceda con somma urgenza alla costruzione del muro di cinta che freni gli smottamenti” ribadisce un residente firmatario la petizione “Non ci accontentiamo più delle solite promesse: il cantiere naturale, conoscendo le note lungaggini burocratiche, ripartirà tra diversi mesi e la situazione è da intervento urgente con l’aiuto della Regione Abruzzo, della Provincia e della Protezione Civile. Se accadrà qualcosa riterremo personalmente responsabile il comune e gli amministratori”. La lettera sembra possa giungere persino nel tavolo del procuratore generale di Teramo per vagliare ipotesi di reato.

Mauro Di Concetto