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Schermata_2023-03-30_alle_11.56.19.pngIn Consiglio arriva il Piano industriale della Teramo Ambiente. "Per come ce la raccontate, la TeAm andrebbe quotata in borsa...". Inizia con una provocazione l'intervento in aula del consigliere Giovanni Luzii che, nonostante le 500 pagine consegnate tre giorni fa in Commissione, ha sintetizzato alcune delle principali anomalie di un Piano che, al di là di riferimenti datati, "si fonda su tre progetti che però non esistono: i loculi, il biodigestore di cui non c'è neanche la progettazione e l'impianto di cremazione di cui si citano addirittura utili in tre anni consecutivi senza che sia stato mai realizzato". Come si fa?chiede Luzii in più passaggi, soffermandosi sui rapporti tra TeAm e MoTe ("Brucchi deliberò, stante la normativa, che non potevano sussistere società doppione. Per caso è cambiata la normativa sindaco?!" E ancora, contesta la considerazione fatta dal sindaco che aveva parlato di TeAm come società più solida d'Abruzzo nella gestione pubblica dei rifiuti: "TeAm oggi è una società che ha zero commesse, fatto salvo la commessa su Teramo città". Poi si sofferma sul caso EcoTedi: "perché se ne parla in un piano industriale se non c'è praticamente più? E perché sindaco non avete approvato gli ultimi bilanci della EcoTedi? E quando risponderemo alla Diodoro che ha fatto una proposta di acquisto delle quote?" Per Luzii è un Piano inanellato da "buchi neri" e resta ancora non chiarito che fine ha fatto la partita dare/avere tra Comune e Team. Incalzante anche il consigliere Fracassa che accusa l'Amministrazione di aver portato con TeAm un piano basato su dati vecchi, affatto aggiornati. Piano per cui sono intervenute due società ("A proposito perché è stata sostituita la prima?"). Un appunto politico lo fa Cozzi di Forza Italia:"Se avessimo nominato un manager avremmo evitato di ricorrere ad una società esterna e come mai ci affidiamo ad una società di Lanciano? Come ci arriviamo? È stata fatta una gara? E sopratutto..chiedo...non c'erano società a Teramo capace di fare un piano industriale?". E chiede alla segretaria comunale di verificare che sia tutto regolare nel passaggio del Piano in Consiglio. Per la maggioranza, interviene con momento amarcord il consigliere Vincenzo Cipolletti ricordando che fu merito del Partito socialista l'idea di dare vita alla TeAm e nessuno poteva immaginare il percorso che avremmo intrapreso in questi 40 anni: "Il risultato più importante è che oggi TeAm non è più al servizio della Politica ma al servizio dei cittadini e questo mi rende davvero onorato".

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E' Mauro Di Dalmazio a riportare la discussione sul livello "strategico" connaturato a qualsiasi piano di una azienda e nel caso di TeAm "è fedele ad un indirizzo politico che segue una rotta e, oggi, in aula non ho sentito critiche sulla rotta politica ma osservazioni, per quanto legittime,su meri dettagli". Di Dalmazio ribadisce "l'operazione straordinaria di trasformazione in house della Teramo Ambiente ed è quello che una Amministrazione deve fare, cogliendo l'ambizione di sapere vedere oltre...per far si che Teramo Capoluogo possa diventare eik centro di riferimento del sistema gestionale dei rifiuti almeno nell'ambito provinciale. È un obiettivo di ricchezza per il territorio ed avere questo obiettivo è Politica".

Anche Mario Cozzi rincara la dose contro l'Amminstrazione e lo subito dopo aver votato contro il Pef

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