E' un tour di due giorni che trova il culmine, a Teramo, con i primi Stati Generali delle Politiche Sociali fortemente voluti dall'assessore regionale Pietro Quaresimale, quello che vede protagonista la preparatissima ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli. All'UniTe, in un'affollatissima aula tesi, ha incontrato e dialogato con i rappresentanti istituzionali provinciali ma sopratutto con i referenti delle associazioni e degli enti del terzo Settore. Un confronto-dibattito, fuori da ogni schema cerimoniale, quello avviato dalla ministra. La quale si è emozionata quando ad accoglierla ha trovato i ragassi disabili di Rurabilandia: li ha stretti a sè, uno ad uno, avendo avuto modo di conoscerli in un precedente incontro nella sede di Atri. "Venite a trovarmi insieme all'assessore Quaresimale a Roma, vi aspetto nel mio ufficio...E non vedo l'ora di tornare anche io da voi, abbiamo tanto di cui parlare e condividere", ha detto ricevendo in dono dai ragazzi un coppo dipinto a mano e personalizzato per lei dai ragazzi. Se lei li ha invitati a Roma, i ragazzi l'hanno invitata al loro spettacolo dedicato a "il circo delle emozioni" che andrà in scena il il 29 aprile.
(QUI IL VIDEO DEL MOMENTO DELL'INVITO)
La ministra ha ribadito l'urgenza, per l'Italia, di "capovolgere le priorità dell'approccio al mondo della disabilità" ragionando in una rete integrata socio-sanitaria "per realizzare una vera e concreta accessibilità universale, per tutti, anche nel mondo del lavoro dove i soggetti più fragili incontrano ancora ostacoli e difficoltà". La Locatelli ha fatto un plauso "alla sinergia che vedo tra i due assessorati regionali, quello al Sociale e quello alla Sanità, e mi auguro che sia uguale a livello di uffici e di dirigenti. Occorre una macchina amministrativa in grado di essere al passo con un mondo di esigenze che muta quotidianamente, non ci si può far trovare impreparati". Parole d'ordine, integrazione e dignità per ciascuno. "Cambiare la prospettiva è fondamentale, guardiamo l'altro diverso da noi con occhi ancora immaturi. Capovolgiamo il sistema, mettiamoci in un'ottica di condivisione e accoglienza reale. Le Amministrazioni tutte, ciascuna per le proprie competenze, facciano la loro parte, lavorando davvero in rete. L'idea di parlarne tutti insieme, coma sta facendo oggi l'Abruzzo, non è mero esercizio teorico ma significa gettare le basi per un nuovo corso per tutto il terzo settore", ha concluso la ministra.