Solo quando verrà convocata l'assemblea dei soci della Teramo Ambiente diventerà realmente operativo il Piano Industriale fresco di passaggio in Consiglio comunale con l'ok (non all'unanimità) sull'atto di indirizzo politico del futuro della TeAm tutta pubblica per i prossimi cinque anni. Nel pomeriggio di oggi, il Cda capitanato dal presidente Sergio Saccomandi ha riunito in sede i sindacati Fiadel, Uil, Cisl e Cgil ai quali erano state consegnate la bellezza di 500 pagine di Piano industriale. Una versione esclusivamente cartacea del Piano industriale che invece ai Consiglieri comunali era stato recapitato a mezzo pec prima dell'assise civica e se moltiplichiamo 500 pagine per i quattro sindacati...come dire...alla faccia del green? Ai sindacati, nei giorni scorsi, era stata fornita poi una versione ridotta del Piano. Ma, contenuti e numero di pagine a parte, la richiesta dei sindacati resta la stessa della prima ora: capire quali sono le priorità d'azione rispetto a quel Piano. Da dove si intende partire e, una volta appurato questo da parte dei vertici TeAm, organizzarsi per discuterne punto per punto. Intanto, a margine dell'incontro di oggi il presidente Saccomandi avrebbe rimandato tutti ad un nuovo incontro per giugno. Dopo il voto di maggio quando Teramo avrà una nuova o rinnovata Amministrazione comunale.