Tra una cosa e l'altra sono passati due anni e mezzo dall'inizio di questa legislatura e un primo bilancio amministrativo può (deve) essere tracciato.
Le realizzazioni (poche) sono sotto gli occhi di tutti, alcune buone (campi sportivi… in realtà non ci viene in mente altro…), altre assai discutibili, come il viale (inguardabile e improvvisamente scomodo per i residenti) e la costosissima piazza verde. Ma è quello che manca a scoraggiare il paese: la ricostruzione ferma al palo, lo spegnimento delle attività culturali un tempo fiorenti, la totale assenza di visione per il futuro in un momento irripetibile dal punto di vista dei finanziamenti. Morto e sepolto l’Hub Innovation con progetto costato 175 Mila euro ed evidentemente giudicato inadeguato. La RESIDENZA PER ANZIANI evaporata chissà dove. Certo… sulla segnaletica (orizzontale e verticale) non si è lesinato… e lasciamo giudicare ai cittadini con quali risultati estetici. Vorremmo considerare gli asfalti come normale attività di manutenzione, eppure ci sarebbe da ridire circa le scelte di intervento. Spiace che non sia stata riservata nessuna attenzione al patrimonio naturalistico e paesaggistico (del tutto abbandonati i sentieri del parco attrezzato e nessuna consapevolezza delle risorse specifiche dell’area interna).
Ben altra cura avrebbero infatti meritato le frazioni, dopo le promesse elettorali (vedi cabinovia) e le idee estemporanee (vedi camper). Ma l’aspetto più negativo di questa legislatura è la procurata morte della politica, l'accentramento di ogni decisione che sta mandando a pezzi la stessa maggioranza, impegnata in un cicaleccio serrato tra i diversi protagonisti, non nei luoghi e nei modi deputati. Dall’ultimo consiglio comunale troppi mesi sono trascorsi… Dobbiamo preoccuparci?
Ci saranno delle sorprese?
Per quanto ci riguarda, considerate le varie dimissioni di dirigenti comunali, il turbillon di vicesindaco e assessori, sarebbe meglio presentarsi al giudizio degli elettori. Continuare sulla falsariga di quello che è stato, con un uomo solo e frastornato al comando, significherà una deriva che Montorio non può permettersi, se vuole avere un futuro. La responsabilità ricade su ogni consigliere di maggioranza, che può scegliere di vivacchiare ed essere complice o di dare a questo paese un’altra possibilità.