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WhatsApp_Image_2023-05-18_at_15.56.06.jpeg"Oggi sono qui perche c'è stata una cosa che non è piaciuta affatto: non tutta la squadra ha giocato per vincere, invece ci sono stati giocatori che hanno giocato in casa nostra per perdere. È grave. Non è il modo di rispettare me e soprattutto i cittadini che hanno creduto in un progetto". Chiude da dove ha iniziato, l'ex candidato sindaco Carlo Antonetti, nella sua sede elettorale a pochi giorni dal responso delle urne (QUI L'INTEGRALE DELLA CONFERENZA STAMPA).
E chiude a brutto muso con un partito che era in coalizione, ossia la Lega: "Ha giocato per far vincere D'Alberto, in Consiglio comunale può sedersi direttamente con la maggioranza a questo punto. Non c'è stato rispetto per me, non c'è stato rispetto per i candidati leali e che ringrazio, non c'è stato rispetto alcuni per i teramani", ha tuonato Antonetti, accusando la Lega di "aver giocato segnando due autogol con la nostra squadra per far vincere D'Alberto". Ma Carlo Antonetti ne ha anche per Futuro In che "ha messo una maglia per un'affermazione personale nonostante riconosca lo straordinario contributo dato alla coalizione, il risultato elettorale e la percentuale di consensi ottenuto sono sotto gli occhi di tutti". Antonetti chiude definitivamente con la Lega "che ha lavorato per traghettare sul Comune di Teramo, facendo perdere il Centrodestra, il disegno-accordo che ha portato D'Angelo in provincia. Non a caso la Lega ha sponsorizzato il voto disgiunto, come qualcun altro, e ha portato voti ad un candidato in particolare della lista che il presidente della provincia ha fatto a sostegno di D'Alberto (Mimmo Sbraccia, ndr)". "Nessuno dei partiti è stato costretto ad aderire al mio progetto nato dal basso, da un gruppo di cittadini. È nata una coalizione costruita con l'idea di cambiare una città e andando oltre le appartenenze politiche per salvare Teramo. È stato bellissimo ed è nato, ed in parte è stato, un progetto impostato su lealtà, gioco di squadra, collaborazione e correttezza e sulla voglia di intercettare l'esigenza di cambiare il destino di declino per la città. E io ho voluto impostare coi cittadini un rapporto diretto, leale, semplice. Potrei fermarmi a questo punto perché non sono qui per parlare di una sconfitta, si è perso...è vero e quando si perde non ci si nasconde. Oggi sono qui perche c'è stata una cosa che non mi è piaciuta affatto: non tutta la squadra ha giocato per vincere, ci sono stati giocatori che hanno giocato in casa nostra per perdere. È grave. Non è il modo di rispettare me e soprattutto i cittadini che hanno creduto in un progetto. Credevo di aver costruito una squadra dove tutti giocassero con la stessa e per la stessa maglia, così sembrava. E invece, coi dati alla mano, devo evidenziare che così non è stato. Ho sentito commenti di chi dice che sarei stato un candidato non scelto da nessuno e che avrei disorientato. E allora bisogna dire ai rappresentanti della Lega che i cittadini più che disorientati dalla mia candidatura sono stati orientati a votare disgiunto, a votare direttamente D'Alberto e votare per un candidato o comunque per la lista del presidente della Provincia di Teramo, quindi quell'accordo nato per via Milli è stato onorato anche alle Amministrative, a differenza di quanto qualcuno abbia sostenuto. La Lega ha su questo territorio un assessore regionale, enti, amministratori etc...che dovrebbe avere un bacino del 7% e invece ha portato poco più del 3%. Singolare, no? In pratica mentre io facevo goal alcuni miei compagni di squadra facevano due autogol per far vincere l'avversario. Questo è accaduto e non è il modo di interpretare la Politica che mi appartiene".
Ne ha anche per Futuro In, Carlo Antonetti,, "che ha indossato la sua maglia per una affermazione personale" e critica duramente "coloro che hanno sponsorizzato il voto disgiunto". E rimarca che, questi giocatori che hanno giocato per l'avversario, "hanno deciso che il Centrodestra non dovesse andare al ballottaggio". "l mio primo grazie va a coloro, gli oltre 10mila teramani che mi hanno dato fiducia. Il mio grazie va poi a quelli che si sono comportati lealmente, correttamente, seriamente. E' stata una bella esperienza che mi ha fatto riscoprire la mia città e riscoprire nella loro essenza i cittadini teramani e che mi ha permesso di essere un cittadino migliore.
Ovviamente è necessaria un' analisi del voto e va fatta come sempre a mente fredda, dopo aver sentito i commenti dei protagonisti. Oggi ho un quadro preciso di una esperienza elettorale che è stata molto particolare. È stata innanzitutto caratterizzata da una partenza in svantaggio, siamo partiti quasi da ultimi in panchina. Chi usciva ha saputo, negli ultimi cinque mesi, aumentare promesse, parlare di progetti improbabili e fare quindi campagna elettorale molto prima di noi. Ma non è stato un problema il poco tempo avuto, non è stato un limite questo, no.  Un dato molto importante è questo: aver avuto il consenso, come liste, di quasi il 40% di voti che ha superato quello del Centrodestra nel 2018 (38,34%) con Morra. Siamo quindi riusciti a tenere viva l'attenzione e l'entusiasmo e a scongiurare anche il rischio dell'astensionismo. Siederò con onore e orgoglio nel Consiglio comunale di Teramo per rispetto dei cittadini che mi hanno votato, dei candidati leali che hanno corso per il bene del nostro progetto, per il solo bene della città. Farò una opposizione dura ma leale e chi non è stato leale con me e con la squadra, non farà opposizione con me. Scelga D'Alberto anche in Consiglio comunale chi, pur facendo parte della nostra squadra, ha votato e fatto votare per lui. Nessuno ha obbligato nessuno a sostenermi, perché allora hai deciso di sostenermi? allora l'obiettivo era fare perdere il Comune di Teramo», tuona ancora Carlo Antonetti contro la Lega nella conferenza stampa fiume che ha tenuto nel pomeriggio nella sede elettorale di piazza Garibaldi.

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