Che avrebbe picchiato, si sapeva. E tanto è stato. Il segretario regionale della Lega, Luigi D’Eramo intervine e a Teramo (QUI L'INTEGRALE DELLA CONFERENZA STAMPA) replica alle parole di Antonetti e attacca a testa bassa. “Antonetti è un parvenu della politica, non si permetta di fare illazioni sulla nostra lealtà”. E ancora “Non accetto l’arroganza di chi prova a mettersi al nostro piano politico e addirittura dice di non volersi sedere vicino a noi… noi non lo riconosciamo come leader dell’opposizione”. A Teramo si è perso per tre motivi: “1) la costruzione di un centro destra anomalo, che i nostri elettori non hanno compreso, nel quale il ruolo di Azione è stato totalmente negativo nella costruzione della coalizione, senza riuscire neanche a fare una lista; 2) un candidato sbagliato, dovunque sono andato ho solo sentito critiche su di lui; 3) un programma debole che non ha reso credibile la sua candidatura, quando ha “difeso” il timballo sembrava Cetto Laqualunque”
D’Eramo esprime massima solidarietà a Futuro In, che definisce ingiustamente attaccato da Antonetti, pur alla luce di un risultato eccellente.
La Lega annuncia l’avvio di un percorso nuovo, con tre proposte di azione comunale che saranno sottoposte al voto del Consiglio. Sulla Provincia, D’Eramo ricorda quale sia stato il percorso che ha portato all’elezione di D’Angelo. “La Lega scelse Vagnoni e ha portato Vagnoni”, chi ci accusa di aver sostenuto D’Angelo si ricordi di quello che ha fatto Forza Italia a Tortoreto, insieme al Pd.