Lo ha tenuto in caldo per quattro anni quel tapiro che il capogruppo di "Abruzzo in Comune", Sandro Mariani, ha tirato fuori nell'ultimo Consiglio regionale dedicandolo al presidente Marco Marsilio per quanto fatto per la sanità abruzzese ma sopratutto per il mai realizzato nuovo Ospedale di Teramo. Il tapiro di Mariani arriva nel corso dell'intervento interamente incentrato sulla rete ospedaliera per cui la giunta regionale ha dichiarato di aver incassato il placet del Ministero. "Vi abbiamo fatto lavorare tanto, ogni volta ripetete la storiella che la colpa è di chi c'era prima, la colpa è di ciò che avete ereditato etc.....Stiamo tornando al voto e voi ancora parlate di responsabilità di quelli che c'erano prima: ma il vostro foglio rosa, presidente Marsilio, esattamente quando finisce?" ha esordito Mariani. "Io gliel'ho detto a inizio legislatura che a Teramo non avrebbe fatto alcun nuovo Ospedale e le dissi che non avremmo ricordato sicuramente lei nel posizionare la prima pietra del presidio. Bene, lo tengo da allora questo tapiro, ora è il momento di darglielo con qualche macchia di ruggine...", ha motivato posizionandolo sul proprio banco all'opposizione. E poi l'attacco frontale: "Lei deve farci curare i suoi familiari nell'ospedale che sta immaginando con questa rete ospedaliera, lei deve parlare coi medici spaventati perchè non riescono a garantire interventi chirurgici per i pazienti oncoligici...Lei giustamente torna a Roma e si fa curare a Roma, questa è la verità". E sulla rete ospedaliera chiama alla responsabilità i consiglieri regionali di maggioranza. Mariani conclude tirando fuori "visto che siamo alle farse" un pugno di "soldi falsi", come "i soldi che si promettono per la costruzione del nuovo Ospedale a Teramo e che non ci sono" e poi: "Sulla salute dei miei concittadini non le permetto di scherzare"
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