Sono oltre 20 i comuni della provincia di Teramo che andranno al voto il 9 giugno del 2024 e sono: Torricella Sicura, Campli, Fano Adriano, Canzano, Cermignano, Colledara, Giulianova, Pineto, Mosciano Sant'Angelo, Rocca Santa Maria, Sant'Egidio alla Vibrata, Torano, Tossicia, Corropoli, Castiglione Messer Raimondo, Arsita, Ancarano, Morro D'Oro, Sant'Omero, Penna Sant'Andrea, Cellino Attanasio e Montefino. La tornata più importante di questi ultimi anni.
La maggior parte dei sindaci uscenti si ricandideranno per un altro mandato a parte chi, come a Torricella, Daniele Palumbi non puo' più farlo o il primo cittadino di Cermignano che si dice stanco e non vorrebbe riprovarci o ancora Panichi sindaco di Ancarano che è al terzo mandato così come il sindaco di Mosciano Giuliano Galiffi ed altri ancora senza contare i prossimi dimissionari: Costantini a Giulianova e Verrocchio a Pineto che andranno a candidarsi in Regione.
Ad un anno dal voto alcuni sindaci ci riproveranno altri non hanno ancora deciso, come è giusto che sia, al momento la situazione è questa e ve la raccontiamo ad un anno dal voto:
A Torricella Sicura la candidatura a sindaco se la giocheranno il presidente del Bim: Marco Di Nicola con la vice sindaco d Palumbi: Monica Di Blasio. Per ora in pole position ci sarebbe Di Nicola. A Campli c'è il si di Federico Agostinelli ma se si voterà in Provincia a giugno, con la riforma in corso di approvazione, c'è un forse perchè Agostinelli verrebbe dato per possibile candidato Presidente. A Fano Adriano ci riprova Luigi Servi senza se e senza ma. A Canzano è già in campagna elettorale Maria Marsili che corre per il secondo mandato. A Cermignano Febo Di Berardo potrebbe decidere di ricandidarsi, ma la decisione sarà presa solo all'esito di un approfondito confronto con la maggioranza. A Colledara torna Manuele Tiberi, contro di lui scnderà in campo il vice presidente al Bim ai tempi di Minosse: Cesidio Frale. A Giulianova, il comune più grande della provincia (oltre a Pineto) andrà al voto per le dimissioni del Sindaco Jwan Costantini ad ottobre, che si candiderà alla Regione, è pronto da tempo Paolo Giorgini a prendere il suo posto. A Pineto invece a seguito delle dimissioni di Robert Verrocchio anche lui si candiderà alla Regione è pronto Alberto Dell'Orletta. A Mosciano invece al posto di Galiffi è in pole Mirko Rossi a correre da primo cittadino. Nessun problema a Rocca Santa Maria dove Lino Di Giuseppe va al terzo mandato anche se non vi è ancora certezza. A Sant'Egidio vige ancora la confusione: al volte Licio Romandini dice che lascia, altre volte che si candidata (bisognerà aspettare dopo l'estate per capire). A Torano Nuovo si ricandida la sindaca: Anna Ciammariconi. A Tossicia ricorre la sindaca: Emanuela Rispoli, contro di lei ritorna in campo il fedele uomo vicinissimo a Giovanni Cavallari, l'ex sindaco Tarquini ma c' anche Nando Timoteo molto interessato. Vedremo come finirà la corsa alla poltrona. A Corropoli bisognerà chiedere al sottosegretario Umberto D'Annuntiis se deciderà per un mandato bis di Attilio Ricci o no. A Castiglione Messer Raimondo ci riprova al secondo mandato Vincenzo D'Ercole. Ad Arsita c'è Catiuscia Cacciatore. Ad Ancarano dopo quanto fatto, molto bene, da Pietrangelo Panichi per tre mandati si dovrà trovare un sindaco all'altezza della situazione che dovrà comunque essere ancoea individuato perchè Panichi dovrà lasciare per forza. A Morro d'Oro ci riprova: Romina Sulpizii. A Sant'Omero, Andrea Luzii si ricandida per il terzo mandato. A Penna Sant'Andrea dovrebbe ricandidarsi anche Severino Serrani, così come a Cellino Attanasio dove Giuseppe Del Papa è al secondo mandato, al contrario dell sindaco di Montefino: Ernesto Piccari che è al terzo.
9 giugno è la data utile non solo per i 22 comuni della provincia di Teramo che andranno al voto ma anche per le Europee e forse per le Province, in quest'ultimo caso, il Governo proverà a far tornare al voto i cittadini nel 2024 e si rivoterà con lo stesso concetto di un tempo con le liste e i candidati: come nei comuni e visto il fallimento al quale sono state portate le Province c'è da augurarsi che da adesso in poi ci si rifletta bene prima di decidere per le riforme degli Enti: non sempre infatti, ci si azzecca.
Elisabetta Di Carlo