Nonostante stia whatsappando a raffica, inviando a tutti l’invito, compresi veterocomunisti nostalgici, filocastristi da polisportiva, partigiani nati dopo la guerra e qualche ex sindacalista in cerca di identità, la convention gianguidiana non sembra nascere sotto i migliori auspici, soprattutto non all’insegna di quella “unità delle forze riformiste” che è lo scopo stesso dell’iniziativa.
Questo il whatsapp che il Sindaco di Teramo sta mandando:
“Carissimi,
in vista del prossimo appuntamento per le elezioni regionali avvertiamo la necessità di tornare a confrontarci sui temi prioritari per lo sviluppo del nostro Abruzzo, con l'obiettivo di costruire un'alternativa credibile e forte alla negativa esperienza dell'attuale governo regionale. È necessario chiamare a raccolta e favorire il dialogo tra tutti i partiti e le forze civiche e progressiste che hanno a cuore il destino comune della nostra regione, partendo da quelle esperienze che sui diversi territori, tra cui la stessa Teramo, hanno rappresentato anche in Abruzzo alternative vincenti alle destre. Per questo ci vediamo il 13 luglio, alle ore 18:00, nella Sala Polifunzionale della Provincia di Teramo, per proseguire, sviluppare ed ampliare questo percorso comune.
Abruzzo, insieme, ora.
Gianguido D'Alberto”.
Un invito al quale non tutti risponderanno, a cominciare da Italia Viva: “I partiti li convocano i partiti - spiega Camillo D’Alessandro - nulla contro l’iniziativa di D’Alberto, perché tutto quello che smuove l’immobilismo è utile, ma noi siamo un partito che da mesi chiede un confronto di coalizione, mentre l’incontro di domani rischia di concludersi con un “stiamo insieme”, ma senza chiarirci sul significato politico del nostro stare insieme”.
Anche Azione non parteciperà, mentre i socialisti teramani, rappresentati da Nino Pace, non hanno potuto scegliere se partecipare o meno, non essendo stati invitati. Ci sarà il PD, quello sì, coi suoi stati maggiori, ma non sarà così per i Cinque stelle, visto che il massimo rappresentante del Movimento in Abruzzo, ovvero il vicepresidente del Consiglio Regionale, Domenico Pettinari, sull’iniziativa di D’Alberto ha un’idea precisa: “È una pagliacciata, non parteciperò di certo… mi hanno invitato, ma per me è come se mi avesse invitato Fratelli d’Italia… non ci sarò”.
A rappresentare i grillini ci sarà di certo la Ciammariconi, assessora teramana che rappresenta la bellezza di 197 preferenze (compresa la sua e i parenti, immaginiamo).
Com’è che diceva l’invito?
“….chiamare a raccolta e favorire il dialogo tra tutti i partiti e le forze civiche e progressiste…”.
Appunto.