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GianguilineeSi apre col commosso ricordo di Giandonato Morra, la seduta consiliare dedicata alle Linee programmatiche del rieletto Sindaco D’Alberto. Un ricordo sentito, che nelle parole di Pasquale Tiberii, collega di impegno politico e di studio legale dell’avvocato scomparso, si fa testimonianza di profonda amicizia. Il Sindaco ne ricorda la figura umana e politica, poi si passa all’ordine del giorno.
Le linee programmatiche.
Gianguidobis parla per 53 minuti e spiega la sua visione di città, ricorda le cose non fatte e le difficoltà incontrate nei primi 5 anni, poi si passa alle note dell’opposizione. Alessio D’Egidio critica il nulla realizzato e accusa questo programma di essere un elenco di cose fattibili nei cinque anni passati. Laura Angeloni accusa sulla continua litania dell’eredità negativa lasciata dal Centrodestra …cinque anni fa. E sui giovani “Sei righe di progetti, mentre ce ne sono 60 per il benessere animale”. Luca Corona punta l’indice sulla sicurezza, e sulle 64 telecamere che saranno installate, troppe poche a suo avviso. Rabbuffo segnala una mancanza di visione nelle linee e chiede vere linee di azione: Teramo Capoluogo, il Centro storico, ma quello che il Sindaco propone “È un documento parolaio, che condanna Teramo a vivacchiare”.
Tocca poi a Caterina Provvisiero, fare le pulci al “libro dei sogni”, criticando soprattutto i passaggi sulle frazioni e i quartieri “tante parole, pochi risultati”. Ma è con Cristina Marroni che si apre il capitolo delicato: l'ospedale, dove lo vuole davvero il Sindaco, visto che dice di voler lasciare la scelta al Consiglio , "ma in campagna elettorale aveva detto di volerlo fare a Villa Mosca".

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