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1239845_656569484363042_995922659_n Continua il tira e molla all'interno del Movimento Cinque Stelle di Teramo. Oggi è la volta del portavoce dell'assemblea, Benedetto Zippilli. Ci eravamo ripromessi di non tornare su tematiche interne al Movimento che, probabilmente, poco interessano la cittadinanza. Ma, di fronte al quotidiano stillicidio di dichiarazioni inesatte, quando non completamente false, da parte del portavoce Berardini, accompagnate spesso da alcuni gravi errori di prospettiva da parte di stampa e tv, ci vediamo costretti a chiarire le cose una volta per tutte e a rimettere i puntini sulle i. 1. Gli attivisti del Movimento 5 Stelle che hanno sfiduciato Paola Cardelli non sono “scissionisti”. E questo perché nel Movimento non esistono posizioni di leadership, ma una assemblea pubblica, aperta e trasparente che è l’unico organo decisionale: alle relative determinazioni gli eletti sono tenuti a dare seguito. Nel Movimento l’eletto non è il Capo, il Leader, ma un semplice Portavoce dell’Assemblea nelle Istituzioni: uno inter pares. Questo è il pilastro della rivoluzione che il Movimento sta portando nella politica italiana. 2. Fabio Berardini e prima di lui Paola Cardelli, dal momento in cui hanno deciso deliberatamente di sottrarsi al confronto assembleare, chiudendosi nel perimetro angusto ma rassicurante di un circolo privato fatto di pochissimi simpatizzanti (nove), hanno violato la regola prima del Movimento. Quindi, semmai, sono loro gli scissionisti, i dissenzienti, i frondisti, the others… 3. E non sfugga il fatto, particolarmente clamoroso, che tra quelli che vengono erroneamente o strumentalmente appellati come “scissionisti” figurino i 17/23 della lista comunale del Movimento 5 Stelle in occasione delle recenti elezioni (Di Tommaso, Della Figliola, Liberati, Zippilli, Larato, Petricola, Shaykhatarova, De Santis, Sansonetti, Gianfelice, Donatiello, Di Clemente, De Dominicis, Signorile, Costantini, De Martinis, Aprano) Quindi di che parliamo? I nomi sopra elencati, corrispondono tra l’altro alla quasi totalità degli attivisti che per due anni hanno prodotto contenuti, comunicati, eventi, hanno calcato palchi e fatto conferenze stampa, gli attivisti che, in sostanza hanno fatto sì che il Movimento 5 Stelle Teramo divenisse una realtà. Quegli attivisti, e non i due eletti, sono i custodi dei valori di democrazia, trasparenza ed onestà che sono il Movimento! Il voto elettorale, orientato in massima parte sul simbolo piuttosto che sui nomi, ha d’altronde ben fotografato l’essenza del 5 stelle. Fatta questa doverosa premessa, ci vediamo costretti a prendere le distanze dal portavoce Fabio Berardini, che, con il suo operato, si pone ogni giorno di più agli antipodi del progetto politico del Movimento 5 Stelle avendone violato tutte le regole. L’aver deciso di muoversi autonomamente, ignorando il vincolo assembleare, ha determinato il susseguirsi di scelte, anche nelle sedi Istituzionali, totalmente estranee all’indirizzo nazionale e regionale del nostro schieramento politico, ad esempio sul cruciale tema dei tributi comunali. Tutto quanto proclamato in campagna elettorale, la guerra all’aumento delle tasse e l’affermazione di un progetto organico alternativo ed incompatibile con quello della giunta Brucchi, è stato clamorosamente smentito in Consiglio Comunale, dove quella che doveva essere la più dura delle battaglie a favore dei cittadini, si è inopinatamente trasformata in una morbidissima astensione!!! Le ovvie rimostranze della base sono state derubricate dal Berardini a proteste di soggetti estranei al Movimento. Oggi, per lo stesso Berardini, il Movimento 5 Stelle di Teramo si identifica infatti con il suo circolo chiuso e ristrettissimo di accoliti. Gli altri, come dichiarato dal consigliere Cardelli in occasione della assemblea di venerdì scorso, contano meno degli elettori di pidì e pidielle: non sono degni di poter visionare documenti, di partecipare a gruppi di lavoro, non meritano addirittura risposta ai quesiti formulati. Necessitano (come scritto nero su bianco in un documento ufficiale) di un periodo di rieducazione con l’accompagnamento di un tutor. Noi, attivisti della prima ora, non abbiamo cambiato idea! In questa drammatica fase storica, in cui la crisi economica, morale e culturale sta dilagando nel Paese, continuiamo strenuamente a difendere i principi e gli ideali del 5 stelle, a combattere le battaglie del Movimento. Con questo comunicato e con le azioni concrete che seguiranno riaffermeremo che il Movimento 5 Stelle a Teramo esiste, è radicalmente alternativo ai partiti ed impegnato a dimostrare ogni giorno che un futuro diverso è possibile, chiude Zippilli.