E' stata finalmente messa la parola fine ai carrozzoni delle Comunità Montane abruzzesi. Nate ben 52 anni fa e rimaste commissariate negli ultimi due anni, per la felicità dei commissari appunto e niente più. Con 17 sì (compreso il voto del consigliere d'opposizione Amerigo Di Benedetto) e l'astensione di tutti gli altri è infatti passata la norma che istituisce le nuove unioni dei Comuni montani. La legge è stata proposta dall'assessore Pietro Quaresimale ed ilustrata dal consigliere della Lega, Fabrizio Montepara. Saranno i Comuni a gestire direttamente, associandosi e condividendoli, servizi e attività, dalla polizia municipale e l'assistenza sociale al recupero del patrimonio edilizio, si legge nella norma approvata ieri. Previsti fondi regionali per il loro funzionamento: 830mila euro per il 2023, 1.330.000 per il 2024 e 2.050.00 per il 2025.
Queste le comunità della provincia di Teramo: VOMANO FINO PIOMBA; Atri, Basciano, Bisenti, Canzano, Castellalto, Castiglion Messer Raimondo, Castilenti, Cellino Attanasio, Cermignano, Montefino, Notaresco, Penna Sant'Andrea.
GRAN SASSO; Arsita, Castel Castagna, Castelli, Colledara, Crognaleto, Fano Adriano, Isola del Gran Sasso d'Italia, Montorio al Vomano, Pietracamela, Tossicia.
DELLA LAGA: Campli, Civitella del Tronto, Cortino, Rocca S. Maria, Torricella Sicura, Valle Castellana.