Nicola Salini ha lasciato il Mote da poche settimane e già si fa il nome del prossimo presidente, indicato dal Sindaco di Teramo: Gianguido D'Alberto. Il nome che dovrebbe andare a sostituire Salini quale amministrarore unico, sarebbe quello di Vincenzo Di Marco, cosa sgradita ad alcuni, per un ente come il Mote che avrebbe bisogno invece di un tecnico.
Una nomina, questa, che andrebbe anche in quota al presidente della Provincia Camillo D'Angelo, al quale in realtà lo stesso D'Alberto nel dopo elezioni aveva promesso la Teramo Ambiente, finalmente togliendo la presidenza a Sergio Saccomandi, per il quale si starebbero aprendo le porte della "pensione".
Ma torniamo al Mote: come detto la scelta Di Marco è "sotto osservazione", anche perché l'avita in una cooperativa che gestisce appalti nelle mense scolastiche in diversi comuni e anche a Teramo, dunque, la carica potrebbe essere incompatibile. D'Alberto che farà? Non rimane che attendere il prossimo comunicato o la prossima immancabile conferenza stampa, con foto e selfie di rito. Poi dovrà votare l'assemblea dei soci, che - per dirla il televisorese - potrebbe confermare o ribaltare il risultato anche se sarà difficile in quanto il Comune di Teramo detiene il 49% delle quote e basta un comune con il 2% a far eleggere il presidente Di Marco. Assemblea convocata per domani pomeriggio.
Il Mote nel rispetto della nuova normativa sull’Agir, sta portando avanti un percorso verso l’unione con la Team. Una fusione che consentirà all’azienda di diventare punto di riferimento provinciale per la gestione dei rifiuti.