Ponte San Francesco questione relativa ai due pericolosi dislivelli ad inizio e fine ponte. Oggi il Comune con una "botta" di asfalto indecente, ha pensato di risolvere la questione. Oscena. Questa è la parola da usare dopo l'intervento di stamattina. Nella città delle rappezze, direte voi, tutto questo non guasta, ed invece guasta eccome se si pensa a quante persone percorrono quel ponte per entrare a Teramo.
E non poteva essere diversamente, visto che con una delibera di giunta sono stati decisi gli aggiustamenti in maniera casareccia. Il costo è di 5.000 euro: le risorse arrivano dai residui dei finanziamenti del PNRR del Lotto 4, in pratica gli stessi con i quali sono state realizzate le manutenzioni stradali in via San Marino ed in via Flaiani. Una miseria per un ponte tanto frequentato e per il quale nel 2021 erano stati annunciati interventi con fondi Pnrr.
In un bel raccontino di una ennesima conferenza stampa di due anni fa si legge: "Dopo ponte San Gabriele anche ponte San Francesco dovrà essere messo in sicurezza. La giunta comunale ha approvato lo studio di fattibilità tecnico-economica.
“E’ un altro passo avanti per la messa in sicurezza delle infrastrutture della nostra città“, disse il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Giovanni Cavallari. Il ponte, secondo Cavallari, non ha avuto manutenzioni da 60 anni ed è in condizioni più gravi di ponte San Gabriele. “La tipologia di intervento sarà in pratica la stessa – aggiunse – e ci sarà bisogno del progetto definitivo. Attualmente con lo studio di fattibilità possiamo intercettare fondi dai vari canali ministeriali come il PNRR. Abbiamo già delle interlocuzioni“.
Per la messa in sicurezza è stata stimata una cifra che si aggira sul milione e 900.000 euro.
Aspettiamo. Per il momento è stata fatta questa oscenità: stamattina.
E a proposito di oscenità, passando nel piazzale si apprende parlando con chi vive quella fetta di realtà, che i lavori per dare decoro ai bagni della stazione gestiti da Tua sono fermi da due/tre settimane. Sembra per una rimodulazione del progetto. Quel cantiere lasciato chiuso con quei bagni chimici a vista danno davvero il senso che ci troviamo nell'Africa del secolo scorso. Ma qualcuno controlla quello che accade o non accade in città?
E.d.C.