Aiuti economici alle famiglie. ai giovani e alle imprese che scelgono i comuni di montagna, indennità fino a 30 mila euro ai medici che aprono stu-di nei piccoli centri e incentivi agli insegnanti che prestano servizio nei territori più disagiati. Il disegno di legge per il riconoscimento e la promozione delle zone montane si presenta così: interventi strutturali che puntano ad incentivare lo sviluppo economico, la tutela e la valorizzazione. In Abruzzo sono 176 i comuni interessati. Un punto cardine del ddl riguarda gli incentivi ai sanitari che sceglieranno di operare in zone disagiate. La legge individua, infatti, i criteri per la valorizzazione dell'attività prestata dai medici nelle strutture sanitarie e socio sanitarie di montagna prevedendo, in particolare, il riconoscimento del lavoro per almeno tre anni ai fini dell'accesso preferenziale, a parità di condizioni, alla posizione di direttore sanitario. Inoltre, si legge ancoea: ai medici di base che prendono in locazione un immobile, ad uso abitativi, per fini di servizio in un comune montano o In un centro limitrofo, è concesso annualmente, nei limiti delle risorse disponibili, un credito d'imposta pari al minor importo tra il 60% del canone annuo di affitto dell'immobile e l'ammontare di 2.500 euro. Identica agevolazione viene applicata a chi acquista una casa con mutuo ipotecario. Ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta che operano in queste zone verrà anche corrisposta una specifica indennità ac-cessoria di 30mila euro annui, da riconoscere secondo l'effettiva presenza in servizio.
L'obiettivo è mantenere aperte e attive le scuole di montagna, spesso sottodimensionate e a rischio formazione delle classi. Per incentivare gli insegnanti a prendere servizio nei paesi di alta montagna, più difficili da raggiungere il Governo ha previsto forme di incentivazione e incrementi di punteggio, con particolare riterimento al lavoro nelle pluriclassi delle scuole primarie. Come per I medici, anche gli insegnanti potranno usufruire di un credito d'imposta pari al minor importo tra il 60% del canone annuo di locazione dell'immobile ed i 2.500 euro per chi prende in affitto o acquista casa. Le modalità di concessione, si legge ancora, del credito verranno definite con un successivo decreto del ministero dell'Economia di concerto con il ministero perdi Affari regionali e le autonomie.
Previsti anche incentivi per gli investimenti e le attività diversificate degli agricoltori di montagna. In particolare, agli imprenditori agricoli e forestali, singoli e associati, al consorzi forestali e alla associazioni fondiarie che esercitano la propria attività in queste zone. Insomma fondi ed incentivi per tutti perchè la parola d'ordine è: far rimanere in vita le nostre montagne.
QUI IL DECRETO PER SAPERNE DI PIU'