Nei giorni scorsi, gli organi di stampa hanno riportato la notizia riguardante il
definanziamento, per un importo di 350 milioni nel biennio 2024-25, degli interventi
di velocizzazione della linea ferroviaria Adriatica. Per l’Abruzzo questa non è l’unica
brutta notizia in quanto neppure il nuovo orario di Trenitalia, che entrerà in vigore a
partire dal 10 dicembre, porta buone nuove.
“La linea ferroviaria rappresenta un’infrastruttura fondamentale per lo sviluppo dei
territori – sostengono Francesco Mastromauro e Archimede Forcellese, fondatori
della neonata associazione Sviluppo Sostenibile – ma anche per il contributo che
offre alla sostenibilità del sistema nazionale dei trasporti. Il taglio dei finanziamenti
previsti per la linea Adriatica dà la misura della scarsa importanza che il Governo
Meloni attribuisce ai nostri territori e al loro sviluppo. Gli addetti ai lavori, ma anche i
viaggiatori, conoscono bene le criticità dell’Adriatica che costringono i treni a
viaggiare a rilento rispetto a quanto accade nella linea ad alta velocità. È altrettanto
noto come, in alcuni tratti, ad esempio quello a sud della stazione di Giulianova, le
velocità siano ancor più basse, del tutto incompatibili con quelle di un moderno
sistema ferroviario. A fronte di ciò, il Governo Meloni taglia risorse che avrebbero
potuto portare benefici in termini di riduzione dei tempi di percorrenza della linea
Bologna-Bari. In questo contesto, non una sola voce si è levata dalla Giunta Marsilio
che pure dovrebbe vantare un filo diretto con il Governo nazionale.”
Ma c’è un’altra notizia poco confortante, riguardante specificatamente la nostra
Regione, della quale nessuno parla. “Dal 10 dicembre entrerà in vigore l’orario di
Trenitalia che resterà operativo fino al 14 dicembre 2024. Ebbene, continueranno ad
essere 10 i treni Frecciarossa che attraverseranno l’Abruzzo per raggiungere Milano
e altrettanti faranno il percorso opposto. Complessivamente, le fermate saranno 22,
20 nella stazione di Pescara e 2 in quella di Giulianova. Quanto alle vicine Marche, i
treni Frecciarossa per Milano continueranno a essere 12, due in più rispetto alla
nostra Regione, e altrettanti in senso contrario. Il numero delle fermate complessive,
però, crescerà a 62 perché nella stazione di San Benedetto del Tronto sono state
previste ulteriori soste, diventando quasi triplo rispetto a quello nelle stazioni
abruzzesi. Un divario così grande non trova alcuna giustificazione nella differenza di
abitanti tra le due regioni dal momento che la popolazione delle Marche sopravanza
quella dell’Abruzzo solo del 14%. Anche in questo caso la Giunta regionale non sta
manifestando alcuna attenzione al problema a differenza di quella marchigiana, che
pure indossa la stessa casacca politica, estremamente attenta al trasporto ferroviario
e alle sue ricadute sullo sviluppo del territorio.”
“Evoluzione Sostenibile pone, tra i suoi punti programmatici, “Giulianova stazione
della Provincia di Teramo” sia per la posizione baricentrica della stazione nella costa
teramana, sia per il collegamento diretto su ferro con la città capoluogo. Per questo
motivo, si batterà per rafforzare la centralità della stazione di Giulianova quale scalo
di riferimento del teramano e porta d’accesso all’Abruzzo. Chiederemo al rettore
emerito dell’Università degli Studi di Teramo Luciano D’Amico, candidato alla
Presidenza della Regione per la coalizione di centro-sinistra, di rappresentare nei
tavoli regionali le istanze del nostro territorio.”