Apprendiamo dalle cronache dei giornali che in seno al comitato di gestione della società Montagne Teramane SpA, il Comune di Montorio è rappresentato dall'amico Franco De Prophetis su delega del Sindaco.
Facciamo i migliori auguri a De Prophetis, persona estranea al Comune e senza esperienza in materia, per l'incarico ricevuto. Ci chiediamo però se non sarebbe stato meglio che alle assemblee del Mo.te. Montorio fosse rappresentato dal sindaco o da un consigliere di maggioranza, in particolare se si considera il contenzioso in atto tra il nostro Comune e la società che gestisce i rifiuti e la delicata situazione che stanno attraversando i dipendenti della stessa società.
Riavvolgiamo il nastro.
Il MO.TE. ha un contratto di sei anni con il nostro Comune che scade il 31 dicembre 2024. I contratti per la gestione dei rifiuti sono contratti particolarmente delicati, che vanno impostati con largo anticipo. Preparare e organizzare una gara d’appalto dal valore di 5/6 milioni di euro per somministrare un servizio basilare per i cittadini è operazione da pianificare con largo anticipo, almeno 18 mesi prima.
L’amministrazione comunale ha deciso di disdire anticipatamente il rapporto con il Mo.te., alla data del 31 dicembre di quest’anno, per “gravi inadempienze”. Non ha molto senso disdire in fretta e furia un contratto così delicato ad un anno della scadenza naturale del contratto correndo il rischio di trascinare il nostro Comune in un contenzioso costosissimo che avrà conseguenze economiche soprattutto sul personale dipendente.
Siamo sicuri che la nuova società che verrà a gestire il servizio tra poco più di un mese ingloberà i dipendenti attuali? Quale futuro è previsto per il personale del Mo.te.? Il sindaco perché non chiarisce?
Probabilmente la situazione, come spesso accade, gli è scappata di mano. Fallito il maldestro tentativo di costituire una società in house, cioè una società interna al nostro Comune che prenda in mano i servizi, ha dovuto ripiegare all’affidamento a privati.
In attesa di verificare che tutto possa filare liscio, cioè che a gennaio il servizio venga affidato ad una società competente e che i dipendenti attuali abbiano le dovute garanzie, rimane un problema importante: il mo.te. avanza un credito di 500.000€ nei confronti del Comune. La nostra amministrazione comunale infatti contesta alla società la cifra per servizi non resi, lo stesso sistema che l’amministrazione comunale ha utilizzato con le società che gestiscono i servizi di luce e gas (chissà se prossimamente toccherà anche al Ruzzo?).
Visto e considerato che il Comune ha contestato al Mo.te. una cospicua somma per servizi non resi, ci chiediamo perché in questi tre anni il Comune non abbia compensato le tasse pagate dai Montoriesi per servizi non ricevuti.
La situazione finanziaria del nostro Comune è molto delicata (35 milioni di euro di debito consolidato) perché se aggiungiamo al debito con il Mo.te. i vari debiti non liquidati alle società che gestiscono gas e luce per 600.000€ circa, i contenziosi vari (ritardi della ricostruzione ed espropri vari) per 2.000.000, non ci rimane che raschiare il barile con le richieste di tasse arretrate tra IMU e TARI addirittura datate anno 2009.
Abbiamo l’impressione che l’improvvisazione non faccia bene ai conti, ma nemmeno al clima che si respira in Comune. L’ennesimo avvicendamento del capo area senza motivazione ne è l’ennesima dimostrazione.
Chiediamo al sindaco chiarezza e buonsenso perché non si può continuare ad amministrare Montorio con questa approssimazione
PD MONTORIO