L’ufficio circondariale marittimo di Giulianova, con ordinanza del 24 novembre scorso, ha comunicato ufficialmente l’inizio lavori della messa in opera della prima barriera soffolta nel tratto di mare prospicente la pinetina Catucci. E dunque la Giunta Marsilio, nella figura del sottosegretario Umberto D’Annuntiis, ha tenuto fede all’impegno. Si ricorda che sulla vicenda l’attuale giunta regionale commissariò clamorosamente un precedente finanziamento erogato alla giunta comunale per inoperosità. Dunque, con decorrenza dalla di emanazione dell’ordinanza e fino al 24 dicembre, termine dei lavori, la ditta Pavone Costruzioni eseguirà i lavori di realizzare di una scogliera sommersa, opera di difesa della costa sul litorale di Pineto e più precisamente nello specchio acqueo a nord del torrente Calvano. Intanto, sempre nella zona, piombano nuove e forti polemiche contro l’oramai passata giunta Verrocchio. Molti dei pini messi a dimora dall’assessore all’ambiente sono già secchi. “Questa giunta ha fallito in tutti i sensi” rimarca adirato davanti alle piantine secche un residente di Viale Abruzzo “Non bastava impoverire la spiaggia di metri per inoperosità. Oggi vediamo molti dei ben 30 pini messi a dimora che sono completamente secchi”. Non si capisce se fosse la fornitura di pini ammalorata, oppure se fosse stata del tutto sbagliata la messa dimora delle piante. “Di certo” prosegue l’abitante “il tecnico agronomo, di cui questa giunta si è avvalso, e l’assessore all’ambiente hanno solo disboscato l’imponente impianto arboreo di Pineto, giustificando la loro operazione causa la pericolosità degli stessi oppure l’attacco del Tomicus Destruens. I Pini andrebbero acquistati più adulti per evitare i rischi della loro morte, dato che non è facile far attecchire le piante in riva al mare con le correnti e la salsedine. Diversamente l’area va protetta con teli, come ci insegnavano i nostri avi nelle vecchie ripiantumazioni delle pinete litonaree di certo non finite al pattume come queste”. Un gruppo di abitanti sembra voglia interessare, anche in questo caso, la Regione e la forestale per questo “scempio” al fine di evitare che, di qui a breve, la pineta litoranea sparisca.
Mauro Di Concetto