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DINOPEPE
 Dopo un dibattito puntuale ed attento circa la possibilità di revisione del Regolamento di organizzazione del Ministero della Giustizia, a seguito del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri 84 del 2015, è stata diffusa nelle scorse settimane la bozza del nuovo schema organizzativo che prevederebbe delle novità significative per il nostro Abruzzo.
È infatti prevista l’istituzione di un nuovo provveditorato, che andrebbe ad impattare sulla struttura organizzativa e che riguarderebbe le Regioni Abruzzo, Molise ed Umbria, con sede presso Perugia.
“La notizia di una riorganizzazione, secondo criteri di efficientamento del servizio, rappresenta di per se una scelta virtuosa e positiva, che consentirà a tutti gli operatori, a cominciare da chi riveste ruoli di gestione e controllo di poter essere più vicino alle istanze e alle esigenze che si sviluppo nei territori. Tuttavia, proprio per queste stesse motivazioni, risulta del tutto incomprensibile la scelta di collocare la sede del nuovo Provveditorato presso Perugia” commenta il consigliere regionale Dino Pepe.
 “Si tratta di una proposta che non tiene minimamente conto dei numeri, della logistica e delle possibilità di collegamento tra queste tre Regioni, per le quali l’Abruzzo rappresenta un luogo baricentrico sia geograficamente che logisticamente. Inoltre l’Abruzzo rappresenta la Regione che da sola ospita più strutture della somma delle altre, l’unica struttura interamente dedicata a detenuti in regime di 41bis, l’unica Regione sede di scuola di formazione per la Polizia Penitenziaria. Sono dati oggettivi questi, con i quali il legislatore non può non fare i conti.” Continua il Vice Capogruppo del PD Abruzzo in Consiglio Regionale.
 “Per questo ho ritenuto doveroso presentare una risoluzione che impegna la politica regionale, a cominciare dal Presidente Marsilio, a farsi portavoce di questa istanza e di questo giusto riconoscimento al nostro territorio. Questa scelta scellerata va scongiurata per rispetto del nostro territorio, dei tanti lavoratori della polizia penitenziaria e di tutti quei detenuti che meritano il rispetto di quanto previsto nella nostra Costituzione. Auspichiamo quindi un ripensamento ed un ritorno all’ipotesi precedentemente paventata, la quale divideva il territorio nazionale prevedendo un Provveditorato per Marche, Abruzzo e Molise, secondo criteri oggettivi e continuità territorale con sede in Abruzzo. Se questo non dovesse essere possibile, quantomeno la salvaguardia della sede del Provveditorato in Abruzzo rappresenta la necessità non rinviabile: Marsilio batta un colpo!” conclude il segretario di Presidenza della Regione Abruzzo Dino Pepe.