Che non si dica che passi una settimana senza un taglio del nastro. Che non si dica che si neghi al candidato regionale Jhonny Cavallari una passerella. Del resto, l’ordine di servizio della gianguideria è “portare Cavallari”, nella speranza che vada in Regione e liberi un posto in giunta, che al Sindaco serve per sopire i mugugni sannicolesi, cioè dei consiglieri che avrebbero voluto l’ospedale a Piano d’Accio.
E non solo, perché adesso c’è anche chi sospetta che un’eventuale elezione di Cavallari, possa anche risolvere un problema di staff, perché si porterebbe all’Emiciclo un comunicatore.
Si vedrà.
Adesso pensiamo all’oggi, anzi: a domani, nel senso di giovedì 7 dicembre, quando Teramo vivrà un momento di intensa emozione: l’inaugurazione delle mattonelle. Sì, non di una strada o di un’opera pubblica, ma delle mattonelle: Leggiamo insieme l’invito:
“Domani, giovedì 7 dicembre, alle ore 11:30, il Sindaco Gianguido D'Alberto e l'Assessore ai Lavori pubblici Giovanni Cavallari, inaugureranno la nuova pavimentazione delle vie limitrofe al Corso”.
Capito? Un sindaco e un assessore per inaugurare pochi metri di mattonelle. Che poi, a volerla dire tutta, rientrano tra i lavori “obbligatori” di un’amministrazione: rifare strade, marciqpiedi, asfalti… è un dovere, non un merito.
I meriti sono le opere pubbliche importanti… tipo il museo archeologico (foto sotto), che sta alla fine di una delle stradine rifatte, ma che non viene sistemato (anche se il Comune gianguidesco si vanta di aver ricevuto milioni ad hoc).
Un’opera pubblica è il Municipio, chiuso da sei anni, ma intanto inauguriamo le mattonelle della strada che porta al “nuovo”, cioè l’ex banca d’Italia, per la quale paghiamo 10mila euro d’affitto al mese. Leggiamo ancora l’invito:
“Il Sindaco e l'Assessore incontreranno la stampa in via Carlo Forti, all'incrocio con via Delfico”…
…vuoi vedere che significa che faranno un taglio del nastro ogni viuzza?
ad'a