Le dichiarazioni di Luciano Monticelli sull’ex psichiatrico sono un esempio lampante di come un tema così importante per la città possa divenire un mezzo di strumentalizzazione politica, in virtù delle prossime elezioni regionali.
Un goffo tentativo di creare una narrazione personale, assai lontana dalla realtà e dai fatti, appunto, realmente accaduti.
Vale la pena ricordare al presidente provinciale di Italia Viva che le risorse finanziarie, stanziate ai tempi di D’Alfonso, furono dirottate dalla Regione sull’emergenza covid in virtù di un accordo nazionale. Ma va ulteriormente ricordato a Monticelli che era altresì assente la progettazione dell’intervento, aspetto tutt’altro che secondario.
Finalmente, ottenuta la progettazione e la validazione del progetto da parte dell’Università di Teramo, la Regione ha attivato le procedure per ottenere i fondi necessari a valere sull’FSC.
Nel giro di due o tre mesi le procedure saranno completate e si potrà dare il via a tutte le attività finalizzate a realizzare questo importante progetto; un intervento atteso e fortemente desiderato dalla città di Teramo.
Leggere che Monticelli non sia lieto del risultato raggiunto e del lavoro in atto crea sì stupore. Cogliere nelle sue parole la forzatura di legare la vicenda ad una serie di attacchi personali nei confronti di Paolo Gatti è indicativo di un modo (suo) di fare politica sempre lontano dai contenuti e dai fatti e attenzionato, purtroppo, ad accuse di basso profilo.
D’altra parte, Monticelli e il centrosinistra, tanto orgogliosi del lavoro svolto tra il 2014 e il 2019, ricorderanno che sul loro mandato si sono espressi i cittadini cinque anni fa, determinando una pesantissima sconfitta sia della coalizione che del candidato Monticelli, che vide più che dimezzati i suoi consensi e fu bocciato dagli elettori.
Suggerisco, in conclusione, ai candidati vecchi e nuovi del centrosinistra di parlare dei loro programmi e dei loro progetti, se ne hanno, evitando ulteriori magre figure.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia
Luca Corona