Scintille, anzi: fiammate in maggioranza. La candidatura di Valdo Di Bonaventura alla Regione, nelle fila di Azione, sta scardinando i nodi leganti della giaguideria. Al punto che ci si scontra anche …sulle presunzioni di posizione. Andiamo per ordine: questa sera in Consiglio, parlando dell’iniziativa “Viva la Movida”, Andrea Core ha “difeso” la generazione che, inevitabilmente, ne esce “criminalizzata” dalla lettura delle colpe della movida molesta, sottolineando il valore sì dell’iniziativa, ma invitando a non ricondurla solo ad una canzone e a qualche incontro nelle scuole. Una presa di posizione netta, chiara, nella quale non è mancato chi ha voluto cercare una lettura politica, visto che Paolo Di Sabatino era stato consigliere e poi candidato proprio nella lista di Di Bonaventura. E qui torniamo al “vulnus” della candidatura di Valdo alla Regione, con la scelta della lista di Azione che, a Teramo è in opposizione, mentre alla Regione appoggia D’Amico. Così, la discussione da politica si è fatta euclidea, visto che si è aperta la discussione sul “perimetro” della maggioranza. Una discussione sulla quale, sempre andando di geometrie, è intervenuto Mistichelli, che ha ricordato come, nel ripassare il perimetro della prima Gianguideria, il Sindaco lo lasció senza assessorato. Di perimetro si parlerà ancora. E a lungo. 

E siamo solo al perimetro…