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          Screenshot_2023-12-18_alle_17.19.59.pngSe Camillo D'Angelo vuole avere la maggioranza in consiglio provinciale deve inglobare, per forza, Azione, in caso contrario D'Angelo avrà una maggioranza molto ballerina. Tutto passa, però, attraverso un accordo politico che deve partire dal Comune di Teramo. Core allora dovrà smetterla di attaccare Valdo Di Bonaventura e arrivare ad un accordo con Alessio D'Egidio. Comune e Provincia devono andare insieme e confluire nel centrosinistra come è accaduto in Regione. Al momento, dunque, D'Angelo non ha una maggioranza schiacciante per il fatto che il centrodestra con l'unica lista presentata ha piazzato cinque consiglieri: Pietro Adriani (primo degli eletti in casa centrodestra grazie al grande appoggio ricevuto dall'amministrazione camplese), Lanfranco Cardinale, Maria Cristina Cianella, Luciano Giansante, Andrea Scordella.

Terminate le operazioni di scrutinio, questo il commento del segretario provinciale di Azione, Alessio D’Egidio, riguardante il risultato raggiunto: “Il partito tutto esprime grande soddisfazione per lo straordinario risultato emerso. Azione ha superato il 10% delle preferenze ed, eleggendo un consigliere, si attesta forza determinante nell’equilibrio tra centrodestra e centrosinistra in Consiglio”.

“Questo risultato - continua - è stato possibile solo grazie al lavoro di squadra espresso sul territorio da parte di tutti e cinque i candidati e dai membri del direttivo. L’elezione dell’amico azionista Enio Pavone, amministratore di grande esperienza, certifica la qualità dei candidati messi in campo da Azione.”

“Un sentito e doveroso ringraziamento al vice segretario provinciale del partito, Libera D’Amelio, che ha contribuito in maniera determinante a questo risultato e al Deputato Giulio Sottanelli, unico Parlamentare della Provincia, per aver, fin da subito, supportato la scelta identitaria portata avanti da questo direttivo. Questa scelta è stata sicuramente premiata ed è in linea di continuità con quelli che sono i contenuti politici di Azione, un partito che si pone in equidistanza da entrambe le coalizioni.”

“Questa elezione provinciale testimonia, ancora una volta, il valore aggiunto che Azione è in grado di apportare come partito che incarna gli ideali di popolari, liberali e riformisti. Sono sicuro che l’ottimo stato di salute di Azione a livello provinciale e regionale sarà determinante per l’elezione del nostro candidato Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Amico.”

Il segretario, alla domanda sul ruolo che avrà il partito in Consiglio provinciale, risponde: Il partito si riunirà nei prossimi giorni per valutare se la nuova azione di governo e le linee programmatiche presentate dal Presidente D’Angelo potranno essere condivisibili dal partito di Azione.”

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