Benché per una sorta di “pietas” politica, da giorni, evitiamo la pubblicazione di un comunicato stampa dei Socialisti per il Lavoro, anche per evitare di pregiudicare la già compromessa situazione di un partito ridotto ormai alle dimensioni di una proloco… continuano a rimandarcelo. Con una frequenza quasi ossessiva: ogni due giorni arriva la mail, con lo stesso comunicato stampa.
E allora, visto che ci tengono così tanto, offriamo ai Socialisti per il lavoro la possibilità di rimediare una nuova figuraccia, figlia di una palese perdità di lucidità politica. Dopo aver, infatti. gioito della vittoria elettorale di Gianguido D’Alberto, ed essere stati avvistati con tanto di logo del garofano all’incontro di D’Amico con i teramani, al Comunale, i Socialisti se la prendono proprio con D’Alberto e D’Amico.
Entrambi, infatti, sia il rieletto Sindaco, sia il candidato presidente, sono civici alla guida di coalizioni che comprendono anche partiti, una condizione che i Socialisti per il lavoro definiscono: «Quando i Civici pretendono di guidare addirittura coalizioni di Partiti (ogni riferimento è puramente casuale), ci poniamo diverse riserve. Assurgere che i Civici debbano mettersi a capo di coalizioni di Partiti arriverebbe al paradosso ! Senza scomodare Benedetto Spinoza, possiamo riaffermare con forza il primato della politica e del ruolo-guida dei Partiti».
A parte l’uso disinvolto della lingua patria, con quell’assurgere che grida vendetta, il senso del comunicato è chiarissimo, e se non fosse chiaro, basta leggere poche righe oltre: «I Partiti Politici, affermava il politologo francese Mattei Dougan, negli anni '90, hanno il merito di incanalare i cittadini e quindi funzionare anche da ascensore sociale. Non solo, ma all'interno degli stessi Partiti, le “correnti” sono un veicolo di tale ascensore. Con i Partiti infine si ha più Stato e cioè più garanzie per tutti!»
Nostalgici della Prima Repubblica, legati ad un mondo cancellato dalla storia (e dalla Procure) i Socialisti per il lavoro si definiscono «… irriducibili del modo di ragionare autonomista, continuiamo ad attingere al pensiero classico, fonte delle culture di tutte le civiltà».
Ed è proprio in virtù di quel pensiero classico che i Socialisti per il Lavoro contestano i civici che guidano coalizioni… facendo parte di coalizioni guidate da civici.