Con la firma del contratto di appalto integrato per il secondo lotto del progetto di recupero funzionale del Teatro Romano, si compie un altro passo avanti verso la riconsegna del manufatto atteso da troppi anni dai teramani e che versa in uno stato pietoso di abbandono ancora oggi. Un intervento finanziato grazie ai 7.750.000 euro intercettati a valere sul Cis cratere (Contratto Interistituzionale di Sviluppo per il sisma), che si sono aggiunti ai 4 milioni che erano stati stanziati da Ministero dei Beni culturali, Regione e Fondazione Tercas. Dopo la prima fase dell’intervento, con la demolizione dei palazzi Adamoli e Salvoni, partirà adesso la fase di vero e proprio recupero funzionale fa sapere il Comune di Teramo. Vedremo see sarà davvero così.
Il progetto è infatti il risultato degli adeguamenti e delle prescrizioni indicate dalla Soprintendenza, dal Consiglio Comunale ed emerse dal confronto con le associazioni e i cittadini evidenzia una nota a firma del Comune di Teramo.
L’appalto, aggiudicato al raggruppamento di imprese costituito da Meg Costruzioni, dalla Cooperativa Costruttori Teramani e da Archeosistemi per un importo totale di 6.208.846,48 euro a fronte di una somma a base di gara di 7.500.000, prevede che il progetto esecutivo venga rimesso entro 90 giorni e che i lavori vengano realizzati entro tre anni dalla data del verbale di consegna dei lavori, conclude la nota.