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“Ripristinare i confini dell’area della Riserva del Borsacchio nel Comune di Roseto, e definire una volta per tutte l’istituzione della Riserva per renderla operativa, è necessario al fine di sanare l’enorme danno che la destra, in Consiglio regionale, ha compiuto nei confronti di un intero territorio e di migliaia di cittadini abruzzesi”: ad affermarlo è Luciano D’Amico, candidato del Patto per L’Abruzzo alla Presidenza della Regione, in merito all’approvazione del famigerato emendamento alla legge di Bilancio,  presentato da Fratelli D’Italia, Forza Italia e Lega, che taglia pesantemente la metratura dell’area protetta.
 
Non è così spiega il consigliere regionale Emiliano Di Matteo che con il collega Mauro Febbo entrambi di Forza Italia hanno firmato il provvedimento nell'ultimo consiglio regionale dell'anno, con loro anche le consigliere della Lega Simona Cardinali e Federica Rompicapo e il sottosegretario alla presidenza regionale di Fratelli d'Italia, Umberto D'Annuntiis: «Abbiamo semplicemente ripristinato una verità storica dei fatti. Diciotto anni fa, per ragioni politiche, furono aumentati in una notte gli ettari della riserva in questione senza una reale motivazione ambientale, ma con il solo scopo di portare finanziamenti a pioggia. Abbiamo solo riportato la situazione alla proposta originaria, ed è giusto che l'area sul mare sia preservata. Per tutti questi anni, peraltro, la riserva è rimasta bloccata e le risorse previste non sono state neanche spese. Ora invece può finalmente partire, e vorrei anche precisare che la zona collinare è vincolata dal piano paesaggistico, per cui non ci sarà nessuna cementificazione. Ci assumiamo la piena responsabilità politica dell'atto».
 
SOTTANELLIMICRO2Tuona contro il taglio del 98% della riserva, l'on. Giulio Sottanelli rosetano doc: «È sconvolgente apprendere che alle 2:30 di notte in trenta secondi, senza nessun intervento in discussione generale o dichiarazione di voto, venga approvata una riperimetrazione della Riserva del Borsacchio che riduce di oltre il 97% la sua estensione, da oltre 1000 a 24 ettari. Tutto questo con un emendamento alla Legge di Bilancio della lunghezza di poche righe presentato dal centrodestra abruzzese a guida Marsilio non accompagnato da alcuna relazione tecnica-scientifica che lo giustifichi” spiega Giulio Sottanelli, deputato abruzzese di Azione, che continua: “Stesso atteggiamento, purtroppo, fu attuato 18 anni fa dall’amministrazione di centrosinistra a guida Del Turco quando, addirittura, nella Riserva venne inserito anche il quartiere dell’Annunziata di Giulianova. Combatterò per capire quali interessi ci sono sotto e per ripristinare un corretto perimetro alla Riserva validato da relazioni di esperti in questo ambito».
 
"Con il favore delle tenebre, alle 2.30  della notte, nel Consiglio regionale dell'Abruzzo i vampiri  dell'ambiente con un emendamento hanno quasi cancellato la Riserva  naturalistica del Borsacchio, nel comune di Roseto degli Abruzzi  (Teramo). Sono stati tagliati 976 ettari su circa 1.100: resta solo  una piccola lingua a ridosso del mare, poi il resto via, merce per i  palazzinari. Senza alcuna consultazione preliminare, senza confronti,  senza seguire gli iter che pure le leggi nazionali prevedono, una vera e propria vergogna''. Così in una nota il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli, che prosegue: "Per questo annunciamo una interrogazione parlamentare e un esposto  alla Ue. Questa è la destra al governo che si conferma odiatrice  seriale della natura. Presidente Meloni, il suo dirigente di partito
Marsilio nonché presidente della regione Abruzzo cancella quasi 1000  ettari della riserva naturale del Borsacchio. Lei non ha nulla da
dire?", si chiede Bonelli rivolto al premier. "Tagliano quasi 1.000 ha di parco per metterli in palio al mercato  delle prossime elezioni regionali in Abruzzo. È chiaro quanto questa  destra odi la natura e gli animali e faccia gli interessi di  palazzinari e cacciatori'', avverte.