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PHOTO-2024-01-02-10-12-54.jpgUna conferenza stampa si è svolta stamattina a firma di Italia Viva sulla  vicenda che ha riguardato la cancellazione della Riserva del Borsacchio.  Sono intervenuti all'incontro, il Presidente regionale di Italia Viva Camillo D’Alessandro ed il Presidente provinciale di Teramo Luciano Monticelli.

Non stiamo a guardare, non ci voltiamo dall’altra parte, non facciamo parte del popolo degli astenuti, ma prendiamo posizione come abbiamo sempre fatto in difesa del territorio.” – questa l’introduzione di Camillo D’Alessandro prima di procedere ad elencare le proposte di Italia Viva per rimediare allo scempio compiuto.

• Abbiamo già scritto la norma fatta di un solo articolo che prevede l’abrogazione del comma aggiunto dalla destra che cancella di fatto la Riserva del Borsacchio ela invieremo a tutti i consiglieri regionaliaffinchè venga portata al primo consiglio utileSe maggioranza e minoranza non riusciranno a discutere questo solo articolo nelle prossime settimane, sarà il primo atto che presenteremo, come riformisti, nella prossima legislatura regionale.
• Chiediamo al Comune di Roseto e a coloro che hanno diritto ad agire, di impugnare davanti alla Corte Costituzionale l’articolo introdotto durante l’ultima finanziaria che ridimensiona l’area della Riserva. 
• Chiediamo al Sindaco di Roseto Mario Nugnes di  convocare un tavolo con le organizzazioni politiche, le associazioni ambientaliste e tutti i portatori d’interessi che vogliono difendere e tutelare la Riserva, per creare un movimento forte e coeso che dia battaglia contro questa scelta che penalizza il nostro territorio.

Durante la conferenza, Giovanni Proti hab fatto riferimento, ma senza fare nonni,  ad un noto personaggio molto legato a Marsilio, che ha spinto per la riperimetrazione, ma non sono mancate critiche all'astensione del Pd, e in particolare di Dino Pepe, già assessore all'agricoltura, che non ha detto no a tutto questo.

D'Alessandro vuole sapere chi ha votato, minoranza compresa. Lo stesso ha parlato dei fondi a pioggia distribuiti da maggioranza e minoranza per 30 milioni di euro: su questo fronte ha chiesto chiarezza sulla Legge Omnibus.