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Screenshot_2024-01-03_alle_18.06.36.pngReputo l’Avvocato Carlo Antonetti una persona dalla fine intelligenza, per questo mi dispiace vederlo strumentalizzare in tal modo la mia decisione politica, legittima quanto la sua di entrare in Forza Italia, di terminare l’esperienza civica di AmoTe che, con profondo impegno politico ed economico, ho portato avanti nelle scorse elezioni comunali insieme a tutti gli altri candidati e al partito di Azione”. Questo il commento del Consigliere comunale Alessio D’Egidio all’attacco subito dal Consigliere Carlo Antonetti.

“Il progetto civico che ha portato Azione a sostenere convintamente Carlo Antonetti - continua D’Egidio - quale candidato Sindaco di Teramo nasceva proprio dall’equidistanza dai due poli di centrodestra e centrosinistra. Azione, ancora convinta della figura dell’Avvocato Antonetti, già il giorno successivo al risultato elettorale aveva riunito il proprio direttivo comunale e chiesto ufficialmente a lui l’ingresso nel partito di Azione. Mi dispiace sentirlo, addirittura, negare questi fatti. Credo che si tratti dell’ennesimo sgarbo di Carlo Antonetti nei confronti di un partito che non gli ha voltato le spalle neanche mentre lui apriva le porte a Fratelli d’Italia, alla Lega e a Forza Italia.”

“Nei mesi scorsi, in Consiglio comunale in lui ho continuato a riconoscere una figura sopra le parti in grado di rappresentare l’opposizione che lo ha sostenuto. Il tesseramento dell’Avvocato Antonetti in Forza Italia ha, ovviamente, fatto venir meno questo suo status. Io sono convinto di non aver tradito né il mio partito, né il mio elettorato, spero che lui possa dire lo stesso.”

“Voglio - conclude il Consigliere - tranquillizzare il Consigliere Antonetti sul rispetto nei confronti dei 1610 elettori che hanno, a maggio scorso, barrato il simbolo civico di AmoTe. I cittadini che hanno premiato l’idea di una città nuova, pragmatica, con proposte serie che avevamo portato avanti in quella campagna elettorale continueranno a trovare in me un interlocutore. E, se pure dovessi accogliere il politicamente sgrammaticato invito di Antonetti a dimettermi, i cittadini troveranno tale interlocutore nella seconda o nella terza degli eletti, entrambi dirigenti del partito di Azione a livello provinciale.”