Il consigliere regionale Mauro Febbo, uno dei firmatari dell'emendamento che ha ridotto la riserva da 1.100 a 24 ettari apre al confronto, pur salvando il provvedimento che porta anche la sua firma. Lo ha detto ieri sera in consiglio comunale a Roseto degli Abruzzi. Un progetto di legge pronto per annullare il procedimento "vergogna" sul Borsacchio arriva da Dino Pepe e Sandro Mariani, sempre durante il consiglio comunale di ieri sera. Ma l'intervento più qualficante è stato quello di Enio Pavone, che è andato oltre le parti, oltre la politica riconoscendo meriti alla Ciancaione che fu l'unica a dire no, con la sua coerenza e a dire no all'adozione del Pan nel 2016.
"Contano solo gli atti e non le chiacchiere e se ne stanno facendo troppe perchè si è in campagna elettorale". "Una telenovela quella del Borsacchio secondo Pavone imbarbarita da populismo e da falsità. Ci hanno messo dentro il quartiere dell'Annunziata, tutta Cologna spiaggia che è abitata, è una storia nata male e sta finendo peggio, nessuno si può tirare fuori da questa vicenda. Il numero legale fu mantenuto da me, Nugnes e Marcone sul Pan che eravamo all'opposizione all'epoca".
La proposta presentata dalla maggioranza chiede a conclusione dell'assise, l'abrogazione del taglio, il completamento della procedura di esame delle osservazioni e l'invito al Governo di trasmettere l'emendamento contestato alla Corte Costituzionale, mentre in Regione è pronto Il progetto di legge per ristabilire l'originaria perimetrazione della riserva, hanno detto i consiglieri regionali di opposizione Dino Pepe, Silvio Paolucci, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Francesco Taglieri, Giorgio Fedele, Domenico Pettinari, Pietro Smargiassi, Barbara Stella, Americo Di Benedetto e Sandro Mariani. A fare da super visore, a Roma, ci penserà il parlamentare Luciano D'Alfonso.