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marrone   È davvero deludente dover constatare come la realtà finisca per dare ragione al più cupo pessimismo. La scrivente in data 2 ottobre divulgava 15 punti programmatici ritenuti imprescindibili per la nuova consiliatura provinciale, formulando una espressa “richiesta di assunzione pubblica di impegno da parte dei candidati alle elezioni provinciali del 12 ottobre 2014, riservando – all’esito delle eventuali adesioni al presente programma – ogni conseguente decisione pubblica circa le intenzioni di voto della scrivente e dei citati colleghi consiglieri”. Oggi, alla vigilia del voto del 12 ottobre, sono a comunicare che non solo nessuna risposta è pervenuta da parte del candidato presidente di centro-destra Gabriele Astolfi (il che non era certo obbligatorio), ma che lo stesso non ha ritenuto di dover comunicare all’intera cittadinanza e alla platea di quasi seicento elettori nemmeno un’idea piccola piccola per il suo mandato presidenziale. Davvero un unicum nella storia delle elezioni: non prometto assolutamente niente così avrò mani totalmente libere di fare quello che mi pare. Lo scrive in una nota il consigliere comunale Maria Cristina Marroni che prosegue: Quanto invece al candidato presidente di centro-sinistra Renzo Di Sabatino, all’esito della lettura del documento programmatico da lui presentato alcuni giorni or sono (che vi invito a leggere), mi trovo a dover esprimere una grande delusione per due ordini di ragioni: da un lato è evidente il rifiuto di voler effettuare scelte coraggiose da parte del candidato presidente del PD (come l’eliminazione del Direttore Generale, come la significativa riduzione dei Dirigenti etc), dall’altro c’è una altrettanto palese fumosità programmatica, che è il sicuro sintomo di una assenza di reale volontà riformatrice. Dinanzi a cotale profusione di veteropolitichese che, oltre a deludere, offende l’intelligenza dei cittadini, l’unica scelta di dignità è quella di non votare nessuno dei due candidati alla Presidenza della Provincia di Teramo. Ancora una volta il PD ha fallito dinanzi ad un importante appuntamento. Peccato. Mentre sulla destra ormai non ci sono più parole. Ce ne faremo una ragione (citazione da Matteo Renzi). Dinanzi ad un tale stato di cose, che scoraggia oltre ogni più nera previsione, non ci resta che votare – sulla scheda del candidato Presidente della Provincia – Pier Paolo Pasolini, in segno di protesta. Circa le candidature a consigliere provinciale, l’unico che abbia sposato le nostre proposte è stato il Sindaco di Castellalto Vincenzo Di Marco, per cui lo voteremo nella speranza che poi il suo impegno sarà concreto per la fattiva realizzazione dei punti esposti. Resta l’amarezza per l’indifferenza che i due candidati presidenti dimostrano nei confronti dei cittadini: non appena le elezioni diventano di secondo livello e il popolo viene estromesso dal voto, subito i partiti si chiudono in se stessi e ritengono di non doversi misurare con le istanze e con le esigenze dei teramani, lasciando la comunità fuori dalla porta della Provincia, per avere mani libere di continuare a sperperare i soldi pubblici senza dover rendicontare a nessuno gli effetti delle scelte che si compiono nelle segrete stanze chiude la Marroni.