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piazza5.jpegpiazza1.jpegLa piazza di Villa Mosca è ormai pronta. Sì, quella della quale su queste pagine avevamo denunciato ritardi e lentezze, è quasi finita. 
Il 4 dicembre… tutto fermo, poi un’incredibile accelerazione, con frotte di operai al lavoro, mezzi avanti e indietro da mattina a sera e materiali in quantità (quelli che sembravano introvabili), tanto che adesso, mentre si mettono le piante (ma senza impianto di irrigazione)  si comincia a parlare dell’inaugurazione, prevista a fine mese. 
Il giorno non si sa, ma non sarà difficile prevederlo, visto che di certo si farà tra il 28 febbraio e il 10 marzo.
Perché il 28 febbraio saranno riconsegnati i lavori e il 10 marzo si vota, e volete che si neghi all’assessore Cavallari, candidato alla Regione, la ribalta di un taglio del nastro?

Una ribalta necessaria, vista la fiacca campagna che Cavallari sta facendo, cristallizzata nello scatto impietoso di quel comizio elettorale che, sabato sera, a Tossicia, ha raccolto poche decine di persone, compresi i maestri della porchetta presenti, ma escluso il - seppur annunciato - candidato presidente D’Amico, che non abbiamo visto sul palco, nelle foto pubblicate sui social. 

Oltre al taglio del nastro, come è nella tradizione gianguidesca, non mancheranno i selfie e un nuovo annuncio, quello dell’arrivo in quella nuova piazza di un monumento, e che monumento!

Si tratta “Amore eterno” di Mark Kostabi, splendida opera dell’artista americano, che la dona alla città al solo costo del prezzo di fusione.
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E' un annuncio... di sei anni fa. E’ la stessa statua che, sei anni fa appunto. Kostabi tentò di donare a Teramo, perché venisse esposta in città, “magari - suggerì l’artista - sulle aiuole vicine al Duomo”, ma che a Teramo non è mai arrivata, perché il Comune non ha mai trovato soldi o sponsorizzazioni necessarie a coprire le spese di fusione, che si aggirano sui trentamila euro, per una statua che ne vale più di trecentomila. 
Non se ne fece nulla, tanto che la statua finì a Terni.


Adesso, sta a Teramo cercare di averne una tutta sua e - udite udite - il Sindaco potrebbe annunciare che sarà il Comune a farsi carico della spesa. 
Un annuncio e un taglio del nastro… per sostenere l’amico Jhonny Cavallari. 
Intanto, il quartiere sogna nuovo asfalto e spera che il vescovo, monsignor Leuzzi, voglia concedere l’abbattimento del muretto di recinzione della chiesa, per aprire il piazzale del nuovo, grande sagrato.
Chissà, magari quando verrà a benedire il taglio del nastro, anche monsignor Leuzzi farà un annuncio…