Sant'Omero / E' caccia ai responsabili del dissesto
Nella dichiarazione del dissesto per il piccolo Comune di Sant'Omero, deliberata a maggioranza nell'ultimo Consiglio con un'astensione tra le fila dell'opposizione che ha espresso voto contrario, c'è una storia amministrativo-contabile da ricostruire. E da sanzionare, qualora la Corte dei Conti (cui è stata inoltrata la denuncia formale dell'attuale amministrazione guidata dal giovanissimo sindaco Andrea Luzi) dovesse accertare che quel dissesto è stato provocato da una gestione precedente sconsiderata e irregolare. Perchè è tutto qui il nod0 del dissesto di Sant'Omero, contro cui nulla sostiene di aver potuto fare l'attuale governo cittadino, nonostante le critiche di inoperatività e non volontà di spalmare il maxi-debito in più annualità arrivate dalla minoranza capeggiata da Alessandra Candelori. Chi è o chi sono i responsabili del dissesto? Chi fino a qualche tempo fa ha verbalizzato lo stato di salute delle finanze comunali? Chi ha certificato, ad ogni rendiconto, che era tutto a posto?O che, comunque, la situazione tanto catastrofica non era? Da una parte, l'indagine della Corte dei Conti. Dall'altra, a fare chiarezza, interverrà presto anche la procura della Repubblica di Teramo. Perchè oltre un milione di euro di debiti, spuntati all'indomani del cambio di governo a Sant'Omero da giugno scorso, da qualche parte c'erano e qualcuno non li ha evidenziati, denunciati. Ma chi? C'è urgenza di risposte a questi interrogativi che tutti a Sant'Omero si pongono, in primis i 5400 cittadini costretti ora a pagare di più, a subire aumenti e a rinunciare ad alcuni servizi, per ripianare i debiti. Il sindaco Andrea Luzii lo ha dichiarato in apertura del Consiglio comunale che ha celebrato il dissesto e spianato la strada all'arrivo dei tre commissari ministeriali. “Si scrive una delle pagine più nere della storia di Sant'Omero”. E se è vero, come denunciato in aula, che la gestione sui generis delle casse comunali affonderebbe le radici fin dal 2007, le responsabilità da trovare sono molteplici. I colpevoli, cioè, di quelli che vengono definiti “errori grossolani e violazioni dei principi contabili” che avrebbero portato a bilanci a dir poco inesatti, fino a confondere la “cassa” con la “competenza”. La Corte dei Conti e la Procura li troveranno?