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andreacoreOstruzionismo di posizione, oggi in Consiglio, da parte dell’Opposizione, che ha chiesto la lettura di tutte le modifiche ad un regolamento tributario, impantanando la seduta consiliare e costringendo l’assessore Di Padova alla lettura - noiosissima - di una serie di astrusi tecnicismi. Capiamo l’intenzione dell’opposizione, ma un ostruzionismo ammorbante poco giova e poco rende. Restano, invece, della prima ora di Consiglio, due momenti politicamente significativi: l’intervento inutile di Raiola, una pennellata di arroganza in salsa di nullità, e il non voto di Andrea Core. Non un’astensione, ma un non voto: al momento dell’appello Core, pur seduto al suo posto, non ha risposto. Era così presentemente assente, dal non poter considerare la sua una svista, anche perché ha spiegato ai suoi colleghi di maggioranza, che gli chiedevano ragione “Risulto assente alla votazione…”. Un atto che non può non essere politico, e che va letto - e interpretato - anche alla luce dell’imminente rimpasto, che io prevedo sarà un deciso azzeramento. Core vota poi sulle modifiche al regolamento Tari, ma solo alla seconda chiamata, perché tanto ormai il messaggio, per chi lo doveva recepire (e cioè il PD dell’assessore Di Padova) era arrivato. Core parla con la nuora, perché suocera intenda… ma la suocera ha inteso benissimo, e non pare intenzionata ad accettare lezioni…

Sarà un’estate vivace.