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Chiediamo di nuovo al Sindaco, in qualitĆ  di delegato al Piano Distrettuale Sociale presso lā€™Unione dei Comuni e allā€™Assessore Di Matteo quali azioni sono state poste in essere dallā€™amministrazione dopo lā€™interrogazione sullā€™assistenza agli immigrati che manifestano evidenti disagi psichici rappresentando un pericolo per sĆ© e per gli altri al fine di tutelare la cittadinanza e lā€™ ordine pubblico.
Molti di loro sono traumatizzati dalle violenze subite, altri affetti da patologie congenite non diagnosticate, altri ancora abusano di alcool e droghe e cadono in gravi forme di depressione.
Sappiamo che in Italia i posti specializzati nellā€™accoglienza dei rifugiati vulnerabili sono troppo pochi per gli oltre duemila cui ĆØ stata ufficialmente diagnosticata la patologia; solo il 2,3% di queste persone con un forte disagio psichico ĆØ adeguatamente assistito. Sono otto le regioni che non dispongono di centri specializzati, tra cui Abruzzo.In questo vuoto assistenziale, che perdura da diversi mesi, la questione resta dunque irrisolta. Chiediamo, dunque, quali azioni e procedure sono state attivate dalla data del 29 settembre, alle autoritĆ  preposte, al fine di dare loro un supporto e/o cure farmacologiche oltre alla semplice e non risolutiva disposizione del trattamento sanitario obbligatorio.
A chi imputabile questa inerzia alla soluzione del problema? Al centro di accoglienza di migranti, dai servizi sociali di Roseto, che dovrebbero avere in carico due soggetti?
Noi auspichiamo che lā€™amministrazione di Alba Adriatica attui unā€™azione efficace e risolutiva rispetto allo stato di cose enunciato.
 
Il consigliere del gruppo SIAMO ALBA
Laura Dā€™Ambrosio