In una conferenza stampa svoltasi questa mattina nel palazzo del Consiglio regionale a Pescara, alla
presenza della presidente dell'assemblea Tiziana Di Renzo e di altre componenti della segreteria
PD, il segretario regionale del Partito Democratico Daniele Marinelli, la candidata abruzzese del PD
alle elezioni europee Manola Di Pasquale e i consiglieri regionali Antonio Blasioli e Antonio Di
Marco hanno commentato i risultati della tornata elettorale dell’8-9 giugno.
Per Daniele Marinelli “un’analisi seria del voto non può prescindere da una considerazione sulla
bassa affluenza: come forze politiche dobbiamo creare i presupposti per un riavvicinamento dopo
questo strappo mentre l’Europa, che oggi viene spesso percepita come lontana, deve essere messa in
condizione di essere più unita, incisiva e coraggiosa sullo scenario internazionale e nell’affrontare i
temi sociali ed economici che toccano da vicino le comunità. L’avanzata della destra in Europa c’è,
ma non si tratta di uno sfondamento tale da compromettere la traiettoria europeista del Parlamento.
In Italia la fotografia è diversa, in particolare grazie all'ottimo risultato del PD, che avanza in modo
netto in termini percentuali ma anche assoluti (+250.000 voti rispetto alle ultime elezioni politiche),
un risultato forte che fa eco alla perdita di consensi in valore assoluto di Fratelli d’Italia. Il nostro
successo è il combinato disposto della nostra capacità di costruire liste forti e rappresentative, che
raccolgono tante sensibilità, e della volontà di dare una linea politica nuova e chiara, trainata dalla
segretaria nazionale Elly Schlein, che si è battuta con grandissima forza insieme a tutto il gruppo
dirigente nazionale, concentrandosi sulla nostra visione dell'Europa e su temi quali lavoro, sanità
pubblica, diritti e difesa della Costituzione”.
Il segretario regionale ha anche osservato che “le elezioni europee - per noi solitamente più
complicate per l'ampiezza del collegio e le possibilità ridotte dei candidati nella nostra regione - in
Abruzzo sono andate bene: abbiamo confermato il dato percentuale delle recenti consultazioni
regionali e ridotto in modo significativo il gap con il dato nazionale rispetto al dato storico delle
elezioni europee. Voglio ringraziare per questo bel risultato tutto il partito regionale e in particolare
Manola Di Pasquale, che si è spesa tantissimo mettendo forza ed energia in questa campagna
elettorale, segno che abbiamo candidato una persona capace di interpretare il sentimento europeista
della nostra comunità. Ciò detto, non può sfuggire che nella nostra regione, come fotografato anche
dalle elezioni regionali, il campo progressista è più in difficoltà nel confronto con la destra rispetto
alla media del Paese. Questo ci deve indurre a moltiplicare il lavoro, sia sul piano politico più
generale che sui temi locali, dove dobbiamo ingaggiare una lotta corpo a corpo con questo governo
regionale, del quale dobbiamo denunciare tutte le contraddizioni e le politiche sbagliate per il futuro
di questa regione”.
“Sulla tornata amministrativa - ha proseguito Marinelli - è certamente doveroso ringraziare tutte le
candidate e i candidati del Partito Democratico e del centrosinistra. Sui risultati bisogna essere
chiari, utilizzando le parole giuste: queste elezioni sono andate male, pur con alcune importanti
eccezioni, a partire dal comune di Pineto e dagli altri dove il centrosinistra ha dimostrato vitalità,
anche strappando amministrazioni al centrodestra. Sapevamo anche che l’effetto delle regionali si
sarebbe fatto sentire e che in molti dei Comuni al voto eravamo chiamati a contrastare
amministrazioni di centrodestra in carica, ma queste premesse non devono essere alibi rispetto al
bilancio generale. Considerando ai Comuni più popolosi, sono molto dispiaciuto per Atri, dove
potevamo vincere; lo sono per Città Sant’Angelo, dove abbiamo fatto una battaglia importante
riducendo la distanza con la destra senza però riuscire a batterla; provo profondo dispiacere per
Giulianova e Montesilvano, due città in cui conoscevamo le difficoltà del compito e nelle quali
abbiamo proposto un’alternativa che purtroppo non è stata capace di competere con le
amministrazioni uscenti; ho un profondo dolore per l’esito di Pescara. Nonostante Carlo Costantini,
che ringrazio, abbia lottato con grande energia, non siamo riusciti ad andare al ballottaggio, dove si
sarebbe aperta un’altra partita perché consideriamo quella di Carlo Masci una pessima
amministrazione”.
Il segretario dem afferma poi: “Dobbiamo aprire una riflessione su queste sconfitte, a partire dal
confronto con le realtà territoriali, ma alcune considerazioni si possono già fare: innanzitutto il PD
dev’essere unito e forte. In alcuni luoghi abbiamo avuto in passato maggiori difficoltà politiche e
organizzative e abbiamo avviato un processo di riorganizzazione che non è stato ancora sufficiente
per permetterci di competere: dove il nostro partito non riesce a essere motore a pieni giri, tutta la
coalizione fa fatica. In secondo luogo, il messaggio dei cittadini è chiaro: se la coalizione si divide,
perde. Il PD sa di non essere autosufficiente ed è la forza più unitaria del centrosinistra. E’
necessario che tutte le forze progressiste acquisiscano pienamente questa consapevolezza e lavorino
per coalizioni unitarie. Infine, dobbiamo ripartire, anche in vista delle importantissime sfide che ci
attendono, avendo più coraggio. Sulla linea politica, mettendoci pienamente nella scia tracciata da
Schlein, sulle proposte amministrative e sulla visione del futuro per le nostre città e per la nostra
regione, perseguendo convintamente apertura e cambiamento, anche con un rinnovamento della
nostra classe dirigente, che ha bisogno di un'iniezione coraggiosa di energia e dell'apporto di tutte e
tutti”.
Manola Di Pasquale, forte degli oltre 17mila voti conseguiti in Abruzzo che la rendono la
candidata abruzzese più votata in regione, ha voluto esprimere il suo ringraziamento “per
l'importante risultato delle europee, che non è solo personale ma anche della famiglia progressista e
del PD. Siamo una comunità viva e attiva. Durante questa campagna elettorale sono stata nei
territori, fra le persone e ho visto un forte interesse per i temi dell'Europa ma anche per il partito. Ho
ricevuto un consenso ampio e carico di affetto che mi riempie di orgoglio. Dai paesi più piccoli alle
città più grandi, a partire dalla mia Teramo ma anche nelle altre province, ho avuto un ottimo
riscontro. Questo dato è un punto di partenza per definire le progettualità del partito per avversare il
governo regionale e nazionale. Bene il cosiddetto campo largo, col PD che deve e può essere da
traino per l'opposizione ai governi di destra”.
Antonio Blasioli ha evidenziato che “il PD ha avuto un risultato importante soprattutto al Sud, in
Abruzzo ci siamo stretti attorno alla figura di Manola e siamo contenti del suo risultato: sono sicuro
che avrà un futuro brillante anche in altri ruoli”.
Antonio Di Marco interpreta l’esito delle europee come “una ripartenza del Pd a livello regionale,
cui questa segreteria sta dando lievito. Questa non è una regione di centrodestra, dobbiamo soltanto
recuperare il sentimento territoriale diffuso che c'è.