Rinasce "La Margherita". L'apertura di Matteo Renzi a Elly Schlein e Giuseppe Conte per la fondazione di un nuovo centrosinistra in grado di fronteggiare l'ascesa delle destre tiene banco anche nella sezione abruzzese di Italia Viva. Una linea, quella dettata dall'ex premier, condivisa anche dal presidente regionale Camillo D'Alessandro, che rilancia il ruolo del partito all'interno di una «nuova Margherita» in alternativa anche al governo di centrodestra abruzzese: «Ho sempre sostenuto che Italia Viva debba essere l'iniziatrice della costruzione di un'alleanza con il centrosinistra, non per gentile concessione di Conte o qualcun altro bensì per una precisa linea politica da seguire».
Il diktat di Renzi ai suoi ricalca l'esperimento del campo extra-large proposto già alle ultime elezioni regionali, sulla scia del ritorno al bipolarismo emerso dall'analisi del voto europeo: per l'ex inquilino di Palazzo Chigi, dunque, «l'unica alternativa» al governo di Giorgia Meloni è l'alleanza con Pd e Movimento 5 stelle, si legge oggi sul Messaggero Abruzzo..
Il progetto di una «nuova Margherita» piace e non poco al presidente D'Alessandro ma anche agli iscritti al partito, che ieri si sono riuniti in assemblea a Pescara. «Italia Viva è pronta a occupare lo spazio lasciato libero al centro all'interno della coalizione con Pd, M5s e Avs in un'alleanza in cui manca un'ala riformista», ribadisce D'Alessandro. Poi il presidente passa la palla al Pd: «Alle elezioni regionali e a quelle Comunali di Pescara - evidenzia l'ex parlamentare - abbiamo accettato dei veti che ci sono stati imposti, come per esempio non poter presentare il simbolo. Se adesso, come dichiarato da Schlein dopo le ultime europee, è davvero finita la stagione dei veti, allora potremmo ritagliarci un nostro spazio. Ma dipende tutto dal Pd», si legge sempre sul Messaggero Abruzzo.