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CLETO PALLINISulla discussa questione dell’avviso di selezione pubblica, indetto dal Comune di Pineto per 3 figure da inserire nello staff del sindaco, interviene il gruppo consiliare di opposizione Pineto Riparte, che, tramite un lungo commento rilasciato sui social dal Capogruppo Cleto Pallini, pone l’accento non tanto sugli aspetti giuridici della vicenda (su cui c'è poco da discutere), quanto sulla opportunità di indire una pubblica selezione (basata guarda caso sulla fiducia del sindaco) quando si è già certi dei nominativi di coloro che rivestiranno queste tre posizioni lavorative.
«Perché illudere i cittadini di avere una opportunità, quando l'opportunità non c'è?
Questo il commento di Cleto Pallini sui social: "Per queste tre assunzioni, che il sindaco può fare legittimamente, perché è una nomina per il suo staff, perché fare un bando pur avendo già individuato i soggetti da nominare?! Anzi, si dice che già lavorino.
La normativa dice che il sindaco può nominare una, massimo due persone, poi, con l’escamotage di due part-time e un full time, Pineto, il più grande comune della costa, addirittura ne nomina tre.
Ma il punto dolente è un altro:
con quella specie di bando, le persone vengono illuse.
Solo a me hanno telefonato in 4 per chiedere delucidazioni a riguardo ed ho riferito la verità, ovvero: partecipate, ma per questi posti il sindaco ha già i tre nomi, come è giusto che sia ho aggiunto, perché sono nomine di fiducia!
Difatti è vox populi il nome di un certo Fabio, un certo Marco e un certo Celestino.
Per gli scommettitori, i primi due nomi sono dati per certo, mentre per il terzo c’è una lieve incertezza. I maligni dicono che, essendo un parente, ha qualche incertezza per non sentire le chiacchiere, ma io non ci credo che gli sia parente e, anche se fosse, non c’è niente di male. Non sarebbe stato meglio assumere direttamente e magari una sola persona, come è stato fatto in precedenza?
Per un comune come il nostro una persona è più che sufficiente.
Faccio notare che a Pescara, che è quasi 10 volte più grande di Pineto, il sindaco Masci ha tre persone nel suo staff" conclude Pallini. Insomma, tra ovazioni dei fans e parenti dei “possibili” vincitori e critiche per la scelta di bandire questo avviso pubblico tra i concorsi, quando in verità c’è ben poco da esaminare, dato che i futuri vincitori già “bazzicano” il palazzo, si è creata una sorta di soap opera. Qualcuno in merito scrive “Sfugge che il sindaco può nominare direttamente il suo staff, è una questione di fiducia!”. Qualcun altro ribatte che una giunta di avvocati rispetta e conosce le leggi. Qualcun altro ancora ribadisce che si tratta solo di “rosicare”. Va detto che, la storia di Pineto insegna che l’eletto membro dello staff del sindaco alla fine, pur non svolgendo un regolare concorso, si trova quasi sempre stabilizzato e assunto come dipendente a tempo indeterminato. Ora noi, pur sapendo che non ci sono abusi o infrazioni, ci chiediamo se sia eticamente corretto assumere come dipendente statale il compagno di partito solo perché è stato un buon alleato nella battaglia elettorale. E poi perché se tutti i Comuni ne hanno uno, Pineto deve avere un pool di 3 esperti fiduciari del sindaco? Purtroppo il Comune di Pineto è storicamente avverso a fare regolari concorsi con tanto di prove scritte, orali e graduatorie. Una grossa percentuale di dipendenti è entrata per varie leggi ed agevolazioni bypassando il concorso con centinaia di partecipanti. Si ricorda che Francavilla al Mare ha recentemente espedito un concorso per un assistente amministrativo dove vi erano 600 concorrenti. Idem Martinsicuro ed altri comuni».