«Il patto delle lenticchie». Così lo ha definito Silvio Paolucci, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale. «Tre marchette inserite nell'assestamento di Bilancio», ha rincarato la dose il consigliere dem, Pierpaolo Pietrucci. «Rispettate tutti i Comuni abruzzesi», è stato l'ammonimento lanciato verso I banchi della maggioranza da Luciano D'Amico. Dino Pepe, non fa sconti al centrodestra, aprendo la strada a Paolucci che parla di «lenticchie» e «favole», riferendosi nel pri-mo caso agli emendamenti concessi a Lega e Forza Italia dal partito di Marsilio per disinnescare l'opposizione interna alla maggioranza.«Presenteremo 906 emendamenti, tre per ognuno dei 302 Comuni abruzzesi rimasti fuori dalla Legge-Quaglieri. Il numero non è casuale», spiega Paolucci, «è la totalità dei Comuni della regione, meno tre, cioè Avezzano, Secinaro e Lecce nei Marsi, che hanno beneficiato degli stanziamenti predisposti dall'assessore al Bilancio e sono finiti al centro del nodo creatosi all'interno di Fratelli d'Italia, con protagonisti lo stesso Quaglieri e il capogruppo Verrecchia. La maggioranza si è scontrata in queste settimane per un piatto di lenticchie», ribadisce il capogruppo dem, «su tre finanziamenti puntuali, per soli tre soli comuni sui 305 che ci sono in Abruzzo. Tutto ciò è svilente.