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La parola data, per il comune di Teramo, non è una promessa seria, visto che dalla data annunciata, ieri, durante l'ennesima conferenza stampa selfica e di propaganda, oggi con un'altra nota stampa dello staff del Sindaco, si apprende che la data è cambiata e che le mense scolastiche non saranno più riaperte il 16 ma il 18 settembre.

Il Comune non è riuscito neppure a mantenere l'annuncio fatto ieri. Complimenti a sindaco ed assessori.  E ci vuole il coraggio del sindaco, della vice e del suo assessore alla pubblica istruzione che su questa vicenda dovrebbe andare a nascondersi per sempre, a dire che è stato raggiunto: "l' obiettivo al termine di un attento confronto, che ha permesso di anticipare l’apertura rispetto alla data del 30 settembre, stabilita inizialmente. Per consentire ai propri figli di usufruire del servizio entro quella data, le famiglie che non hanno ancora provveduto a regolarizzare le domande dovranno provvedere necessariamente entro la giornata di domani, così da consentire agli uffici comunali di istruire le pratiche e consegnare gli elenchi completi alla ditta che gestisce il servizio". Chissà che ne pensano tutti quei genitori che si dovranno "arrampicare sugli specchi e trovare un "parcheggio" all'ora di pranzo fino al 18 settembre .

E.d.C.

Una bella batosta arriva dalla Cgil su questa triste vicenda che vede soccombere l'amministrazione D'Alberto, nella nota si legge: "

Grazie alla “merenda di lotta” organizzata dalla Cgil e Filcams Cgil di Teramo, insieme alle lavoratrici delle mense e ai genitori, con cui abbiamo denunciato e fatto emergere questa inaccettabile privazione di diritti, siamo riusciti a far ripartire il servizio di refezione scolastica il 18 Settembre, in anticipo rispetto alla data programmata del 30 Settembre. Questo permetterà alle lavoratrici, che sono senza stipendio da Giugno, di rientrare in anticipo per preparare le cucine e quindi riuscire ad avere uno stipendio già da Ottobre, nello stesso tempo di dare un servizio in più alle famiglie, che non saranno costrette lavorando a dover trovare soluzioni economicamente pesanti per assistere i figli.
Questo risultato dimostra come l’azione sindacale, le rivendicazioni dei propri diritti e l’unione delle parti sociali, sono la chiave per la costruzione di soluzioni alle problematiche reali delle persone. Quello che a detta dell’amministrazione comunale fino a qualche giorno fa appariva impossibile, oggi viene realizzato. Quindi avevamo ragione nel dire che se questa discussione fosse stata fatta in anticipo i problemi organizzativi, che avevano segnalato le dirigenti scolastiche, potevano essere risolti senza dover arrivare a soluzioni in emergenza.
Per la Cgil Teramo e la Filcams resta quindi un risultato parziale quello ottenuto, in quanto non è accettabile doversi ritrovare ogni anno a discutere delle stesse problematiche e a dover rivendicare diritti che pensavamo fossero acquisiti. Quello di oggi deve essere un punto di partenza che deve portare al miglioramento costante di questo servizio fondamentale, attraverso un tavolo permanente in cui tutti gli attori che ruotano all’interno del mondo scolastico devono essere interessati, ponendo evidentemente al centro la qualità dei servizi per le bambine ed i bambini. Attivando una contrattazione sociale che guardi ai bisogni di tutti e tutte e che non permetta a nessuno di rimanere indietro". La nota è a firma di Pancrazio Cordonee Vincenzo Quaranta.

Non ci sono più parole oramai, solo attendere momenti migliori che ci auguriamo possano giungere prima del 2027.

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