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foto (14) Ricordate la vecchia questione dell’IVA applicata alla TIA (tariffa di igiene ambientale) nel periodo che va dal 2005 al 2009? Ricordate la sentenza della Corte di Cassazione n°5298/2009 che stabiliva la natura tributaria e non tariffaria della TIA? Ricordate la sentenza della Corte Costituzionale n°238/2009 che confermava la natura tributaria della TIA? Ricordate le varie istanze dei cittadini per il rimborso? Ebbene un cittadino teramano ha deciso di fare causa al Comune di Teramo per richiedere il rimborso dell’IVA pagata illegittimamente. Circa 105 euro. Il ragionamento è semplice: il cittadino che abbia subito una illegittimità, ha come punto di riferimento sempre il Comune e visto che questi ha il dovere di erogare il servizio, ne è quindi titolare. Lo scrive in una nota, TerFabio Berardini Consigliere Comunale Movimento 5 Stelle Teramo. Con sentenza del 3 Luglio 2014 il Giudice di Pace del Tribunale di Teramo ha accolto la richiesta di risarcimento proposta dal cittadino teramano, proprio sulla base delle summenzionate sentenze, ed ha condannato l’Amministrazione al risarcimento dell’IVA pagata indebitamente sulla TIA oltre alle spese legali ed agli interessi legali sulla somma. Il Comune ha provato a dire che non era lui tenuto al risarcimento visto che l’attività di riscossione veniva effettuata dalla Te.Am. (il solito scaricabarile). Il Giudice ha però stabilito che “La Te.Am., come riconosciuto dallo stesso Comune è soltanto riscossore e non titolare della Tassa che è invece il Comune, il quale stabilisce gli importi e ne è il beneficiario. Quindi il Comune rimane titolare delle somme”. Questo è un clamoroso precedente che finalmente riconosce il diritto del cittadino al risarcimento. Il comune piuttosto che riconoscere l'errore e rimborsare i cittadini preferisce spendere altri soldi per far ricorso in appello contro questa sentenza, lo testimoniano la delibera di giunta N°366 in cui il caso viene definito come "un dannoso precedente" e la successiva determina dirigenziale N°1730 in cui si nomina la Cafforio come responsabile dell'azione legale. L'amministrazione Brucchi e l'efficiente Avvocatura Comunale preferiscono perseverare nell'errore piuttosto che riconoscere un diritto dei cittadini, tanto comunque vada gli errori non li pagano loro ma li paghiamo noi. Il Movimento 5 Stelle Teramo sarà prossimamente presente con i propri banchetti per informare i cittadini sulle modalità per richiedere il risarcimento.