Gioite gente. dopo anni di attesa, dovrebbe partire, entro i primi 10 giorni di novembre il tanto caro cantiere della San Giuseppe. Ricordate la scuola San Giuseppe? Anche questa oggetto di campagna elettorale del gruppo Cavallari-D'Alberto. due anni fa con l'annunciazione dei lavori da li a poco. Ed invece sono passati altri due anni ed oggi il sopralluogo nella struttura con tanto di codazzo a seguito del Sindaco: l'assessore Di Marcantonio, l'ingener Manetta, l'ingegner Ernesto Martegiani e assistente-addetto stampa compreso (come sempre). con loro i rappresentanti del Gruppo Penzi di Caserta, che dovrà portarli a conclusione questi lavori e che si è aggiudicato l'appalto da otto milioni di euro. Tempo dei lavori? Novecento giorni sicuramente. Un appalto "contestato" dall'Aniem lo scorso mese di giugno con una nota che non ha minimamente smosso le coscienze del Comune e che qui vi riportiamo.
Chissà cosa vredremo nei prossimi anni...
Ecco la nota dell'Aniem
Il comune di Teramo ha pubblicato l'avviso per la manifestazione d'interesse per l’individuazione di operatori economici da invitare ad una successiva procedura negoziata, senza previa pubblicazione di un bando di gara, per l’affidamento dei lavori della scuola dell'infanzia e primaria San Giuseppe.
“Apprezziamo lo sforzo dell’amministrazione nel ricercare elementi oggettivi per l’individuazione degli operatori economici da invitare alla successiva procedura di gara che tutelino le imprese del territorio, ma riteniamo che l’obiettivo non è stato assolutamente raggiunto, i criteri scelti, restringono in modo eccessivo la partecipazione", si legge in una nota dell'ANIEM a firma del presidente Enzo Marcozzi, che commenta la delibera. Sì, perché il comune di Teramo avrebbe inserito tra i requisiti per partecipare, oltre a quelli necessari come l'attestazione SOA, anche "di aver conseguito un" certo "fatturato globale per lavori espletati nell’ultimo quinquennio (2019 – 2020 – 2021 – 2022 – 2023) antecedente la data di pubblicazione dell’avviso di avvio di indagine di mercato". Un quinquennio che abbraccia non solo le conseguenze economiche della pandemia ma anche le difficoltà legate al superbonus, tutte situazioni che hanno sensibilmente alterato il fatturato aziendale.
"Le scelte fatte rischieranno purtroppo di escludere gran parte delle nostre imprese, potenzialmente interessate alla procedura di gara. - si legge infatti nella nota - Il criterio del fatturato e le modalità d’individuazione delle imprese da invitare non possono certamente essere condivise, sia per profili giuridici, esiste già l’attestazione SOA e prevedere requisiti ulteriori come il fatturato è penalizzante oltre che non ammissibile. Oltretutto viene richiesto un fatturato specifico degli ultimi 5 anni su una determinata categoria, quando tutti sanno che tra la crisi pandemica e successivamente i lavori del Superbonus i ricavi delle imprese hanno subito delle importanti modifiche. Sulla scelta di invitare le ultime due in graduatoria invece facciamo addirittura fatica a darci una spiegazione…..". Come criterio di aggiudicazione è stato inoltre scelto quello minor prezzo. Un criterio che per ANIEM "va a discapito della qualità del lavoro". Senza considerare che, in virtù della "semplicità" del criterio di aggiudicazione, "non capiamo perché le imprese invitate saranno solo 6. Il criterio scelto, consente infatti di assicurare le esigenze di celerità e speditezza del procedimento anche con 20/30 imprese invitate, non necessitando nessuna verifica tecnica delle offerte, pertanto le imprese da invitare dovevano e dovranno essere di più". "Se da imprenditore esprimo il mio rammarico per l’occasione sfumata, come Presidente di un’associazione di costruttori mi auguro che tanti colleghi associati e non associati, non rispondano alla manifestazione di interesse, sarebbe il segnale inequivocabile dell’abbaglio preso dal comune e dai suoi dirigenti. - scrive Marcozzi - Ci auguriamo di confrontarci al più presto con l’amministrazione per poter dare il nostro contributo, finalizzato alla tutela delle imprese che rappresentiamo, dando loro la possibilità di poter partecipare alle procedure pubbliche, non pretendiamo di doverle vincere, ma anche per il bene del patrimonio immobiliare del nostro territorio, patrimonio caro a tutti, a partire dalle scuole dove i nostri figli e nipoti vanno ogni giorno.”