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IMG-20250125-WA0025.jpgIMG-20250125-WA0035.jpgContinua la mobilitazione per chiedere la riapertura nel comune di Montereale della Residenza Sanitaria Assistenziale per anziani, chiusa ormai dal 2017. Oggi, in piazza, insieme alla CGIL, c’erano cittadine e cittadini provenienti dall’Alta Valle dell’Aterno, amministratori locali e sindaci che, all’unisono, hanno chiesto di riaprire con urgenza la struttura, con una maggiore attenzione al territorio ed ai servizi dedicati alla popolazione, a dimostrazione di quanto sia importante per l’intera comunità riappropriarsi di quel servizio socio-sanitario. La vertenza della RSA di Montereale si protrae ormai da troppi anni, con audizioni in Consiglio Regionale e prese di posizione pubbliche per chiederne la riapertura. Il tutto, ad otto anni dal sisma, a sette anni dall’approvazione del progetto definitivo e a quasi 5 anni dall’aggiudicazione della gara. Va detto, poi, che sono ormai 7 mesi che il cantiere è fermo, con una risoluzione contrattuale in danno nei confronti delle ditte assegnatarie dei lavori. Invero, la RSA di Montereale rappresenta per l’intero territorio dell’Alta Valle dell’Aterno una struttura del servizio sanitario fondamentale, utile anche a contrastare l’inesorabile processo di spopolamento che caratterizza quell’area.  A conferma di ciò, ricordiamo che il comune di Montereale, dal 2017, anno del terremoto, ad oggi, ha perso oltre il 13% della popolazione. La desertificazione e la privazione dei servizi essenziali stanno gravemente compromettendo la tenuta demografica, sociale ed economica di varie aree della nostra Provincia. Senza paura di smentite, possiamo certamente affermare che gli eventi sismici che si sono susseguiti congiuntamente alla carenza di servizi pubblici essenziali rappresentano un acceleratore della grave crisi demografica delle nostre aree. A tutto ciò si aggiunga che la Provincia dell’Aquila è caratterizzata da un invecchiamento della popolazione residente anche maggiore rispetto al dato nazionale. Infatti, se consideriamo i dati ISTAT per gli anni 2013/2023, osserviamo che l’incidenza degli over 65 sulla popolazione complessiva residente passa dal 22,3% del 2013 al 26,4% del 2023. La situazione resta identica anche per l’incidenza degli over 75, sempre nel rapporto tra il 2013 e il 2023, dove si passa dall’11,94% del 2013 al 13,05% del 2023.  Tale situazione richiede una capacità di programmazione di posti letto in residenzialità e semiresidenzialità per anziani seria e coerente rispetto alle sfide del futuro ed ai bisogni sempre più urgenti della popolazione. Infatti, nel nostro territorio provinciale e, in special modo nell’area aquilana, la domanda di ricoveri in residenze per anziani è in costante crescita, con sempre maggiori difficoltà di disponibilità di strutture e posti letto. Invero, il ripristino dell’immobile servirebbe proprio ad incrementare il numero dei posti letto per l’assistenza residenziale e semiresidenziale nel nostro territorio, con una seria e concreta programmazione che parta dai reali bisogni della collettività e, in special modo, delle persone più fragili. A riprova dell’importante fabbisogno di posti letto, ricordiamo che è la stessa Regione Abruzzo che, con delibera del 2017 per il setting anziani non autosufficienti, ha confermato una carenza, e, quindi, un “fabbisogno autorizzatorio”, di 553 posti letto in residenze protette per anziani, di 104 posti letto in RSA demenze, di 55 posti letto in semiresidenze anziani, e di altri 55 posti letto in semiresidenze demenze.RSA DI MONTEREALE