Valorizzare il rapporto con l’università, restituire all’Abruzzo la centralità e adattare il sistema carceraria alle mutate caratteristiche dei detenuti, sono questi alcuni tra i punti toccati dal Sindaci di Teramo, Gianguido D’Alberto, dall’onorevole Luciano D’Alfonso e dalla garante dei detenuti per la Regione Abruzzo Monia Scalera, nelle interviste raccolte da certastampa a margine del Consiglio comunale straordinario di oggi, voluto dal consigliere Andrea Core e convocato proprio per discutere del carcere di Castrogno.
A conclusione, Il Consiglio Comunale della Città di Teramo
ESPRIME
Preoccupazione per le condizioni in cui versa l’istituto penitenziario di Castrogno;
CHIEDE
a tutti i rappresentanti di ogni livello istituzionale di farsi portatori delle istanze sia delle associazioni di settore che dei lavoratori e relativi sindacati, prima fra tutte la richiesta di separare il provveditorato del Lazio da quello dell’Abruzzo e del Molise;
al Ministro Nordiodi intervenire tempestivamente destinando risorse straordinarie alla realtà del nostro territorio sia da un punto di vista economico sia attraverso l’assegnazione del personale sufficiente e necessario al funzionamento della struttura;
al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziariadi valutare, all’interno della riorganizzazione dei circuiti penitenziari, così come chiesto dagli stessi sindacati di polizia penitenziaria, di caratterizzare il carcere di Teramo, anche in virtù dei positivi risultati registrati in questi anni dal Polo Universitario Penitenziario di UniTE-Castrogno, come istituto destinato ad ospitare prevalentemente detenuti impegnati in percorsi formativi, anche coinvolgento le scuole superiori e l’Ufficio Scolastico Provinciale e Regionale, e di valorizzarne anche l’esperienza, grazie a progetti già portati avanti negli anni passati con associazioni del terzo settore e a un progetto avviato da qualche mese con un’università romana, di percorsi rieducativi delle persone detenute per violenza di genere e sex offender;
al Ministro Nordio il potenziamento del personale qualificato come Mediatore culturale, con particolare attenzione alle etnie di provenienza della popolazione detenuta;
IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Ad interessare la Regione Abruzzo, affinchèincrementi il chilometraggio a disposizione del Comune di Teramo per il TPL e di conseguenza il numero di corse che serve Castrogno, attualmente limitato soltanto a due corse al giorno, anche con risorse endogene, dal centro e dalla zona stazione verso la casa circondariale di Castrogno.
A realizzare una pensilina coperta per l’attesa dei pullman, poiché attualmente la casa circondariale di Castrogno ne è sprovvista.
Ad installare un’adeguata segnaletica stradale che indichi il carcere, poiché tuttora non esiste un’adeguata segnaletica di indicazione che sarebbe utile, come dice la normativa, per la guida o per trovare luoghi di interesse, servizi e strutture.
A provvedere alla manutenzione della strada di accesso e di collegamento tra la Casa Circondariale di Castrogno e le principali arterie urbane, in quanto attualmente questa risulta dissestata.
A sostenere dei corsi di alfabetizzazione, soprattutto dei numerosi detenuti stranieri, coinvolgendo Dirigenti scolastici e Scuole primarie e Secondarie di primo grado del territorio comunale di Teramo;
A sostenere con adeguati finanziamenti le iniziative delle associazioni di volontariato che operano all’interno della struttura carceraria con notevoli difficoltà economiche per l’approvvigionamento degli strumenti operativi necessari alla loro attività.