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MARCOMARSILIONuova bufera politica in Regione Abruzzo: tre membri dello staff istituzionale sono pronti a essere promossi a dirigenti regionali, con sostanziosi aumenti di stipendio e una necessaria variazione di bilancio. Una mossa che ha sollevato forti polemiche, soprattutto per il momento in cui arriva: tra licenziamenti nella sanità pubblica e proteste per i tagli ai servizi essenziali.

I nomi in questione sono Pierpaolo D’Andrea, attuale capo segreteria dell’assessore Mario Quaglieri, che assumerebbe il ruolo di responsabile dell’attuazione del programma del presidente Marsilio; Benedetta Fasciani, già nello staff del presidente e molto attiva negli eventi istituzionali; e Simona Matergia, funzionaria regionale ed ex componente della segreteria della presidenza, nonché moglie di un dirigente tecnico vicino al governatore.

Secondo l’opposizione, si tratta di nomine “politiche travestite da tecniche”. Il consigliere del Partito Democratico Pierpaolo Pietrucci parla di «scelte gravi e inopportune» e denuncia un uso distorto dell’ente pubblico.

Durissima anche Alleanza Verdi Sinistra, che accusa il centrodestra di “gestione privatistica” della cosa pubblica: «Altro che spending review, questa è amico-review. Si premiano i fedelissimi, mentre i cittadini affrontano tagli e aumenti delle tasse».

Le opposizioni promettono battaglia, ricordando che le cariche pubbliche sono temporanee e devono essere gestite con trasparenza e responsabilità, non come “premi di fedeltà” all’interno di una logica di potere.