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MARCOMARSILIOIl Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, interviene con una dichiarazione pubblica in risposta alle polemiche sollevate dall’opposizione in merito alla composizione e alle retribuzioni del personale del Gabinetto di Presidenza e degli uffici di diretta collaborazione.

«Il personale assunto negli uffici di diretta collaborazione del Presidente non gode e non godrà di alcun ingiusto privilegio», ha affermato Marsilio. «Semmai, fino ad oggi, ha subito l’ingiusto danno di lavorare anche 14 ore al giorno, seguendomi ovunque – spesso a proprie spese – garantendo reperibilità h24, anche nei festivi, con responsabilità elevate e una retribuzione da semplici funzionari».

Il presidente ha sottolineato che la riorganizzazione degli uffici avviata alla fine della scorsa legislatura sta finalmente entrando in funzione, «adeguando ruoli, responsabilità e retribuzioni senza alcun aumento del budget complessivo».

Nel mirino di Marsilio sono finite anche alcune critiche legate a rapporti familiari e affiliazioni politiche di membri del suo staff: «È grave che si tenti di attaccare il Presidente colpendo lavoratrici e lavoratori che svolgono con dedizione un servizio pubblico. È incredibile – ha aggiunto – che si arrivi a sottolineare il fatto che una mia collaboratrice sia la moglie di un altro membro del mio staff, come se ciò fosse rilevante. È una professionista qualificata, al mio fianco da sei anni. Con chi sia sposata non dovrebbe interessare nessuno».

Marsilio ha poi respinto le accuse di favoritismi politici nei confronti di altri due collaboratori, anch’essi militanti del suo stesso partito: «Sono persone scelte per attuare il programma di governo e supportare l’azione del Presidente. Dove avrei dovuto cercare personale di fiducia, nelle sezioni del Pd?».

Infine, il presidente ha rivolto un appello all’opposizione: «Mi auguro che prima o poi si riesca a elevare il livello del dibattito pubblico, evitando attacchi personali che ricordano logiche da vendetta trasversale».

La polemica resta aperta, ma le parole del Presidente segnano una netta presa di posizione in difesa della propria squadra e del lavoro svolto all’interno della macchina amministrativa regionale.