Dopo il tentativo maldestro di distrarre l’opinione pubblica con inoppugnabili sentenze definitive, basate sulla realtà dei fatti, arriva la stangata.
Come preannunciato, inizia la stagione dei tagli e delle vessazioni sui cittadini. I servizi saranno ridotti e le rette aumenteranno, le riscossioni saranno immediate e affidate ad una ditta esterna che metterà le mani nelle tasche degli atriani percependo una lauta percentuale del 16%. Una vergognosa speculazione che, dopo il danno, sa di beffa.
I parcheggi, su una buona parte del centro storico saranno a pagamento e, anche questi, probabilmente affidati a ditte esterne. Si tratterà, per gli abitanti delle zone periferiche, di un forte disincentivo a recarsi nel centro storico che graverà sulle attività commerciali eroicamente rimaste.
È solo l’inizio ma le misure già prese, che cambieranno drasticamente in peggio la vita degli atriani, danno ben l’idea del difficile futuro che li attende.
Per quanto apprezzabile, la riduzione delle indennità di funzione del 25% va interpretata come un’inevitabile e disperata tirata di cinghia che rende ancor più l’immagine di quanto siano allo stremo le casse comunali dopo sedici anni di fallimentare amministrazione.
Gianluigi Antonelli, coordinatore di Atri di Sinistra Italiana