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carlo-masci-2023.jpgDopo la sentenza del Tar di Pescara che ha annullato parzialmente il voto dello scorso giugno, circa 16mila elettori pescaresi torneranno alle urne per un voto di recupero previsto domenica 24 agosto (dalle 7 alle 23) e lunedì 25 agosto (dalle 7 alle 15). La data è stata ufficializzata ieri dal prefetto Flavio Ferdani, mettendo un primo punto fermo sull’iter elettorale dopo l’annullamento di 27 sezioni per irregolarità.

Si tratta di circa il 16% degli aventi diritto, chiamati a scegliere nuovamente tra i candidati sindaci Carlo Masci, Carlo Costantini, Domenico Pettinari e Gianluca Fusilli, nonché tra i candidati al Consiglio comunale collegati alle stesse liste. Le candidature restano quelle presentate alle elezioni del 8 e 9 giugno, come confermato dalla Prefettura.

La sfida del voto estivo

La tornata elettorale si presenta tutt’altro che semplice, inserita nel pieno della stagione estiva e tra le difficoltà di spostamenti, ferie e caldo intenso che potrebbero incidere sull’affluenza alle urne. Il centrodestra stima una partecipazione intorno alle 8mila persone, con l’attenzione già rivolta al possibile ballottaggio tra Masci e Costantini, previsto per domenica 7 e lunedì 8 settembre, qualora nessuno dei candidati raggiunga la maggioranza assoluta.

La campagna elettorale riparte

La campagna elettorale è ufficialmente partita: Domenico Pettinari ha inaugurato ieri il suo percorso con il sostegno del capogruppo di una delle sue liste civiche, Massimiliano Di Pillo. Nel centrosinistra, invece, si registra ancora una fase di valutazione, come confermato dallo stesso Carlo Costantini: «Ho bisogno di qualche giorno per decidere».

Sul fronte centrodestra, si attende una decisione formale rinviata a lunedì 7 luglio, probabilmente riguardante il ricorso al Consiglio di Stato senza richiesta di sospensiva, per ottenere un’udienza entro fine luglio prima delle votazioni.

Scenari incerti e tempi lunghi

La nuova sentenza del Consiglio di Stato potrebbe confermare l’annullamento parziale o, in alternativa, estenderlo all’intero territorio cittadino, con un potenziale allungamento dei tempi elettorali fino a sei mesi. Un’ipotesi che vedrebbe il centrosinistra ricorrere a sua volta chiedendo la ripetizione del voto in tutte le sezioni per tutelare un giudizio più ampio e complessivo.

Nel frattempo, l’attuale amministrazione comunale continuerà a esercitare le proprie funzioni esclusivamente per l’ordinaria amministrazione e per gli atti urgenti, come disposto dal Tar, in attesa di una definizione definitiva della situazione politica e giudiziaria.